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30 Luglio 2023 - 08:00
NAPOLI. Venti di faida alla Torretta di Chiaia, c’è un primo identikit dei pistoleri che poche notti fa hanno seminato il panico in vico Santa Maria della Neve. La polizia, dopo aver raccolto alcune voci confidenziali, avrebbe individuato un poker di nomi di possibili responsabili dell’agguato. Al momento, però, non c’è ancora alcun fermato: si tratta dunque solo di sospettati. Una grossa mano potrebbe arrivare inoltre dalle immagini registrate da alcune telecamere della zona, una delle quali sarebbe riuscita a inquadrare il passaggio del commando in scooter. Alla spedizione armata avrebbero però preso parte anche un’auto con il ruolo di staffetta: anche su quest’aspetto gli accertamenti sono ancora in corso. Un giovane ras e un manipolo di fedelissimi pronti a tutto sono intanto riusciti in pochi mesi a conquistare il controllo degli affari criminali in quasi tutta la zona della Torretta. Che il clan Strazzullo, sotto la guida di un emergente capozona, abbia deciso di fare la voce grossa è ormai un fatto acclarato e testimoniato dai numerosi raid armati ai danni di tutti i principali gruppi rivali: dai Frizziero ai Piccirillo, finendo ai reduci dei Cirella. Dopo l’agguato fallito di mercoledì notte l’atmosfera tra i vicoli a ridosso della riviera di Chiaia si è fatta però, se possibile, ancora più pesante. Stando ad alcuni rumors investigativi, le paranze di spacciatori riconducibili al cartello FrizzieroPiccirillo-Cirella si sarebbero infatti letteralmente rintanate in casa temendo ulteriori rappresaglie. Persa al momento ogni traccia anche delle nuove leve del gruppo Pugliese, destinatario tra l’altro proprio del raid consumatosi in vico Santa Maria della Neve. Troppo alto, infatti, il rischio che ci scappi il morto. Gli indugi sono dunque ormai rotti e i nuovi ras della Torretta hanno alzato definitivamente il tiro. La tregua estiva è dunque già finita.
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