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02 Agosto 2023 - 09:13
NAPOLI. Si fa presto a dire spostiamo i progetti dal Pnrr al Fondo di sviluppo e coesione. A parte che si tratta sempre di soldi comunque destinati al Sud e che diventerebbero sostitutivi e non più aggiuntivi, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo la burocrazia con le sue difficoltà, che rischia di rallentare tutto. Quando poi i progetti per Scampia e Taverna del Ferro sono pronti e i cantieri attendono solo di essere aperti. Un rischio che non può essere corso.
Per questo Gaetano Manfredi lancia il guanto di sfida al Governo: per ora non cambia nulla nei piani del Comune di Napoli, «noi andiamo avanti come se nulla fosse per rispettare i tempi», avverte il sindaco. Dalla rimodulazione del Pnrr effettuata dall’Esecutivo sono rimasti fuori gli importanti progetti di riqualificazione ReStart Scampia e di Taverna del Ferro, precedentemente finanziati e per cui il Comune ha già espletato e aggiudicato le gare. Il primo cittadino di Napoli, infatti, spiega che l’apertura del cantiere che riguarda Scampia è fissata per il mese di ottobre, poco dopo toccherà a quello per i lavori a Taverna del Ferro, la cui inaugurazione è prevista entro fine anno.
«Noi non vogliamo mancare questi obiettivi spiega Manfredi che sono estremamente importanti in primo luogo per dare una risposta a territori che hanno bisogno di questa riqualificazione e dunque non arretreremo rispetto a questa scelta e poi c’è anche il tema dei vincoli di contratti fatti con le imprese che significa anche dare opportunità di lavoro». La riqualificazione delle periferie della città è una necessità non più rinviabile, anche perché non c’è alcuna certezza sulle fonti di finanziamento alternative ai soldi europei del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Anzi, l’esperienza insegna «che quando si spostano linee di finanziamento gli aspetti burocratici diventano molto complicati», aggiunge il primo cittadino partenopeo.
Per questo Manfredi ribadisce tutte le sue critiche alle decisioni assunte dal ministro Raffaele Fitto, perché «fino a quando c’era un definanziamento di progetti che avevano difficoltà dal punto di vista dell’avvio e dei ritardi conclamati spiega allora questo mi trovava d’accordo», ma non è il caso di progetti come quelli per la riqualificazione di Scampia e Taverna del Ferro. Lì il Comune di Napoli sostiene di essere perfettamente nei tempi previsti e di avere rispettato finora tutte le scadenze. In ogni caso, il sindaco intende aspettare «di avere indicazioni chiare, ma nel frattempo ribadisce la linea: «Noi andiamo avanti». Anche perché, spiega ancora Manfredi, finora «non abbiamo avuto comunicazioni dal Governo».
Insomma, se ne riparlerà quando ci saranno tutti i timbri dell’ufficialità. Proprio oggi il consiglio comunale di Napoli si riunirà in seduta d’urgenza per approvare un documento unitario che chiederà al ministro Fitto di rivedere la decisione di stornare i fondi del Pnrr per Taverna del Ferro e le Vele di Scampia. La convocazione della seduta è stata decisa dalla conferenza dei capigruppo, presieduta da Vincenza Amato, riunitasi con la partecipazione dell’assessora delegata ai rapporti con il consiglio comunale Teresa Armato.
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