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05 Agosto 2023 - 10:10
Ok del consiglio comunale all’Acer che potrebbe partire subito con l’accordo di programma
NAPOLI. Saranno 288 gli alloggi del rione San Francesco a Napoli, situato nel quartiere di Capodichino e noto anche come rione Amicizia, per i quali si prospetta la prossima riqualificazione. «Oggi è una bellissima giornata per l'Acer. Potremo finalmente passare all'azione e riqualificare uno dei rioni più degradati di Napoli. E questo, grazie a un'importante azione sinergica con la Regione Campania e con il Comune di Napoli» ha detto soddisfatto David Lebro, presidente dell'Agenzia campana per l'edilizia residenziale (Acer) nel giorno in cui in Consiglio comunale è stata approvata a maggioranza la delibera con la quale si approva lo schema d'accordo tra Regione Campania, Acer e Comune di Napoli e si autorizza il sindaco a sottoscrivere l'accordo di programma per il recupero del rione.
Il patrimonio immobiliare di Capodichino, interamente di proprietà dell'Acer, è costituito da 21 edifici molti dei quali versano in condizioni di obsolescenza e vetustà preoccupanti per la sicurezza e per la vivibilità: il piano dell'Acer prevede il recupero e la riqualificazione di 12 di questi fabbricati «con importanti ripercussioni positive si legge in una nota sul miglioramento della vita del quartiere e dei suoi abitanti». «Gli interventi principali ha ripreso Lebro sono finalizzati, essenzialmente, alla messa in sicurezza sismica e all'efficientamento energetico, ma anche di riqualificazione degli spazi pubblici comuni». Il progetto è stato approvato nell'ambito del programma “Sicuro, verde e sociale per la Riqualificazione dell'edilizia residenziale pubblica”, finanziato con fondo complementare al Pnrr.
Un passaggio fondamentale e atteso da anni, si tratta infatti dell'area sulla collina di Capodichino che venne realizzata negli anni Cinquanta durante il Piano Marshall con il quale si prevedeva la ricostruzione dopo la Seconda Guerra Mondiale, E serviva ad ospitare famiglie in difficoltà. La zona venne scelta per la sua vicinanza con gli assi viari principali della Napoli dell'epoca: ma il Rione venne poi inglobato dallo sviluppo della zona che avvenne di lì a poco. Il rione è caratteristico, tra tutti gli altri comparti della città residenziale, per la sua forma a corte, anche se si tratta in realtà di un unico, grande edificio, composto da corpi di fabbrica sflasati di mezzo piano ed inchiavardati l’uno all’altro ai corpi scala emergenti in copertura e vetrati alla maniera come fossero delle fabbriche. Negli anni abitare in quel rione è stato difficile per le tante famiglie perbene che vi risiedono in quanto è spesso stato citato per fatti criminosi e di camorra. La riqualificazione potrebbe servire anche a farne un restyling sociale e non solo di facciata.
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