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Villeggiatura amara per il ras, in manette Gesualdo Sartori

Villeggiatura amara per il ras, in manette Gesualdo Sartori

NAPOLI. Villeggiatura amara per il ras del clan Mazzarella sulla cui testa pendevano ben due ordini di cattura. Gesualdo Sartori, 30enne presunto reggente della cosca di San Giovanni a Teduccio, dopo essersi reso irreperibile per oltre un anno e mezzo, è stato stanato dai poliziotti della Squadra mobile di Napoli a Castel Volturno, dove aveva raggiunto la compagna per trascorrere insieme qualche giorno all’insegna del relax. Sartori proseguirà però la sua vacanza nel penitenziario di Secondigliano, dove si trova adesso in attesa dell’interrogatorio di garanza innanzi al gip. Fuga finita dunque per l’emergente ras del clan Mazzarella. Gesualdo Sartori, 30enne di San Giovanni a Teduccio e fratello del più noto Demetrio Sartori, è stato catturato rintracciato dagli investigatori di via Medina all’interno del Parco Green Village di via Domitiana, in località Castel Volturno. La Squadra mobile (dirigente Alfredo Fabbrocini, vice questore Andrea Olivadese) gli ha così notificato le due ordinanze di custodia in carcere per omicidio, armi da fuoco e tentata estorsione aggravati dal metodo mafioso. Gesualdo Sartori, da tempo ritenuto ai vertici del clan Mazzarella, era destinatario dell’ordinanza relativa alle indagini avviate in seguito della denuncia presentata dal gestore di un ristorante di Volla, relativa a condotte estorsive intraprese dal clan “Xx” ai suoi danni ad aprile e maggio 2023. Per questa vicenda a inizio agosto erano già finiti in manette nove esponenti dei De Martino di Ponticelli: tutti a vario titolo accusati di aver preteso una tangente estorsiva da ben 10mila euro. Tuttavia, Sartori si era già reso irreperibile dal 18 maggio 2022, essendosi sottratto a un altro provvedimento cautelare, un’ordinanza di ripristino della custodia cautelare in carcere emessa per l’omicidio di Patrizio Reale e un tentato omicidio, avvenuti l’11 ottobre 2009 in via Pazzigno, in concorso con altre cinque persone per le quali la misura cautelare era già stata eseguita il 16 maggio 2022 su delega della Dda di Napoli. Dopo le formalità burocratiche di routine, Gesualdo Sartori è stato trasferito nel carcere di Secondigliano. All’appello manca ora solo Umberto Dello Iacolo, giovane esponente del clan De Martino, riuscito fin qui a far perdere le proprie tracce. In manette, già in occasione del blitz, erano invece già finiti i fratelli Salvatore De Martino, 26 anni, e Giuseppe De Martino, 32 anni, Salvatore De Micco, 42 anni, Cristian Alberto, 25 anni, Gianluca Di Paola, 34 anni, Germano Iavarone, 21 anni, Mario Noto, 34 anni, Giovanni Prisco, 26 anni e Bartolo Zuccoia, anch’egli 26enne. La vicenda è stata ricostruita soprattutto grazie alle denunce della vittima, l‘imprenditore Giovanni Festa, e del padre Carmine. Tornando invece alla latitanza di Aldo Sartori, gli investigatori della Mobile ipotizzano che il 30enne ormai da alcuni mesi si fosse trasferito all’estero e che fosse tornato in Campania solo per trascorrere qualche giorno con la famiglia. All’arrivo della polizia, Sartori non era però armato e non ha opposto resistenza.

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