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Droga per il carcere, l’inchiesta si allarga

Droga per il carcere, l’inchiesta si allarga

Carico di hashish diretto nel Casertano, fari puntati sui “grossisti” del Cavone di piazza Dante

NAPOLI. Carico di droga e telefonini destinato al carcere di Santa Maria Capua Vetere, inquirenti al lavoro per accertare se dietro la cattura di Vincenzina Matarazzo (nel riquadro) possa celarsi un giro di spaccio ben più ampio. Si tratta al momento solo di un’ipotesi investigativa, ma i carabinieri, che stanno conducendo le indagini sul caso, non escludono che in pieno centro a Napoli, precisamente nella zona di piazza Dante, si nasconda una centrale della droga collegata a doppio filo con il penitenziario sammaritano. La diretta interessata, pur ammettendo gli addebiti, sul punto non ha però fornito ulteriori delucidazioni. La 27enne, che intanto ha ottenuto già gli arresti domiciliari, è attesa in aula per il prossimo 12 settembre per procedere con un rito alternativo (patteggiamento o abbreviato). Toccherà al suo difensore, l’avvocato Luigi Poziello, individuare la migliore strategia da portare avanti. La corallina Vincenzina Matarazzo è stata arrestata il 14 agosto in pieno centro a Napoli, nei pressi di piazza Dante, dai carabinieri del nucleo Investigativo del comando provinciale dei Carabinieri di Caserta, perché trovata in possesso di 10 panetti di hashish da quasi 100 grammi ciascuno, quattro microtelefoni e un drone pronto al decollo. La donna, difesa di fiducia dall’avvocato Luigi Poziello, è stata sottoposta agli arresti domiciliari nel suo domicilio di Sessa Aurunca con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Sono in corso indagini da parte dei militari dell’Arma per verificare se lo stupefacente e i microtelefoni fossero destinati a qualche carcere grazie all’utilizzo del drone: il fidanzato della donna si trova infatti attualmente ristretto a Santa Maria Capua Vetere. Indagini in corso anche sulla provenienza dell’ingente quantitativo di droga. Risale a circa un mese fa un’analoga operazione dei carabinieri, quando quattro persone, due uomini e due donne, sono state arrestate per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti probabilmente destinate a rifornire alcuni detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere. In particolare, i militari hanno sottoposto a controllo una Fiat “Panda” nei pressi della casa circondariale casertana. All’interno del veicolo erano stati rinvenuti un chilo e 300 grammi di hashish (suddiviso in 32 panetti), 62 grammi di cocaina, sette telefoni cellulari e quattro microcellulari, muniti dei relativi caricabatterie. La droga era stata suddivisa in sei plichi di uguale peso. Nel corso della perquisizione era stato poi rinvenuto anche un drone che per struttura e capacità di carico avrebbe potuto trasportare droga e telefoni nel penitenziario. Un copione dal quale sembra aver attinto a piene mani anche la 27enne Vincenzina Matarazzo, originaria di Torre del Greco, che, ignara che i carabinieri fossero da tempo alle sue calcagna, si è fatta “pizzicare” con un importante quantitativo di hashish pronto a essere tagliato e consegnato.

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