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Piano per i beni confiscati: il Comune punta al recupero

Piano per i beni confiscati: il Comune punta al recupero

NAPOLI. Un piano ad hoc per utlizzare al meglio i beni confiscati e cercare fonti di finanziamento per la loro riqualificazione. È quello che vuole mettere in campo il Comune. Già in estate è iniziato il lavoro che riprenderà con sforzo maggiore alla ripresa dopo l’estate. Il punto sulla questione è stato fatto all’inizio di agosto nel corso di una riunione della commissione legalità del consiglo comunale durante la quale gli eletti del popolo hanno incontrato la nuova dirigente del servizio Nunzia Ragosta. «I beni confiscati rappresentano una grande opportunità sociale, etica ed economica per il Comune», aveva spiegato in quell’occasione Ragosta.

LA SCHEDATURA. Già nelle scorse settimane è partito il lavoro di schedatura da parte dell’ufficio dedicato ai beni confiscati del Comune. Poi seguiranno i sopralluoghi per verificarne lo stato. L'obiettivo è quello di avere il prima possibile un censimento completo, aggiornato e possibilmente geolocalizzato, di tutti i beni confiscati. Accertata la presenza di abusi si procederà a sanarli per poi mettere i beni a bando.

LA RICERCA DEI FONDI. Il nodo, però, riguarda anche la ricerca dei fondi. Molti beni confiscati, infatti, prima dello sgombero, sono stati vandalizzati: necessari quindi fondi per la manutenzione. In questo senso, il Comune ha vinto un bando regionale per circa 200 mila euro. «Si potrebbe poi cercare di accedere a bandi su temi specifici, in base alla destinazione d'uso che si pensa per il bene», aveva detto ancora Ragosta avanzando una proposta in sede di commissione. E non solo. «Ulteriore possibilità di finanziamento potrebbe essere quella di mettere a reddito alcune tipologie di beni confiscati, come i box auto, e utilizzare quelle risorse per la manutenzione ordinaria e straordinaria: un'ipotesi attualmente non prevista dalle linee guida, che però potrebbe essere inclusa nel regolamento alla cui redazione si lavorerà nei prossimi mesi», l’annuncio.

IL TAVOLO. Proprio perchè i nodi da affrontare sono tanti, l’idea è anche quella di realizzare un tavolo ad hoc. «Sarebbe auspicabile costituire un tavolo tecnico con tutti i servizi interessati, non solo quelli tecnici ma anche quelli correlati alla futura destinazione d'uso, nel quale coinvolgere anche le associazioni che vorranno partecipare ai bandi di assegnazione», l’idea lanciata ancora dalla Ragosta in sede di commissione. Inoltre la dirigente aveva spiegato la necessità di «dare ai bandi la massima pubblicità, sia prevedendo uno spazio tematico sul sito, sia attraverso canali social e comunicati stampa». Infine, sul tema delle donne vittima di violenza, «l'Amministrazione ha intenzione di utilizzare un bene a Pianura, mettendo a disposizione anche degli orti sociali», aveva spiegato Ragosta confermando pure che è quasi completato il trasferimento del servizio nella sede di Donna Regina.

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