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Scomparso a Sassuolo, c’è la pista napoletana

Scomparso a Sassuolo, c’è la pista napoletana

Alessandro Venturelli è stato segnalato a Scampia e a Porta Nolana, si troverebbe in compagnia di una donna. L’appello della madre: «Vi prego, aiutateci»

NAPOLI. Cinque “avvistamenti” in una manciata di settimane riaccendono le speranze di ritrovare Alessandro Venturelli, il giovane scomparso in provincia Modena ormai trentadue mesi fa e che adesso, stando ad alcune segnalazioni, si troverebbe a Napoli. Su una vicenda già di suo drammatica e colma di mistero, sembra però stagliarsi un nuovo interrogativo. Due della segnalazioni ricevute dalla madre di Alessandro indicano il giovane attualmente in compagnia di una donna, la cui identità resta però ignota. La mamma di Venturelli, Roberta Carassai, non ha però alcuna intenzione di darsi per vinta e da giovedì si trova nel capoluogo campano, dove ha letteralmente passato al setaccio il quartiere Scampia e la zona della Ferrovia, in particolare Porta Nolana: dove alcuni testimoni avrebbero visto Alessandro, riconoscendolo dal suo caratteristico tatuaggio sull’avambraccio: alcuni numeri romani e un grosso quadrifoglio. Lancia dunque un appello ai napoletani Roberta Carassai, che da Sassuolo, in provincia di Modena, si è precipitata all’ombra del Vesuvio per trovare il figlio, Alessandro Venturelli, scomparso il 5 dicembre 2020 fa e avvistato nelle ultime settimane in alcuni quartieri del capoluogo partenopeo. «Se qualcuno avesse la fortuna di incontrarlo - dice Roberta - gli faccia una foto e chiami le forze dell’ordine. Vi prego, aiutatemi, quello che sto passando è una cosa talmente atroce che non riesco neppure a spiegarla». La trasferta partenopea della donna è stata dettata da una serie di informazioni ritenute attendibili dalla famiglia: più persone in diversi quartieri avrebbero riconosciuto Alessandro dal singolare tatuaggio che ha sul braccio: una sequenza di numeri romani e un quadrifoglio. «Alessandro si è volatilizzato nel nulla - spiega l’avvocato Claudio Falleti, legale di Roberta - È stato inizialmente aperto un fascicolo per sequestro di persona ritenendo che possa non essersi allontanato da solo a causa della fragilità psicologica che lo affliggeva in quel periodo ma la Procura di Modena dopo un periodo di indagini ha deciso di presentare richiesta di archiviazione del fascicolo, alla quale ci siamo però subito opposti e adesso siamo in attesa dell’udienza davanti al giudice». Per Falleti però «molti elementi fondamentali non sono stati acquisiti e valutati, come ad esempio le impronte digitali che in caso di identificazione di Alessandro sarebbero fondamentali. Insieme alla Fondazione Interjustice e all’associazione Il Coraggio stiamo proseguendo nelle ricerche e nelle indagini in autonomia. Di Alessandro non é mai stato trovato un corpo e per noi é ancora vivo e forse anche in pericolo. Facciamo appello alla popolazione perché il dolore non si archivia». Tornando invece agli avvistamenti napoletani, il giovane modenese sarebbe stato riconosciuto in almeno cinque occasioni, due delle quali ben nitide: un caffè preso in un bar di Scampia e un pranzo nella zona di piazza Garibaldi. In entrambi i casi Alessandro si sarebbe trovato in compagnia di una giovane, misteriosa donna.

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