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21 Agosto 2023 - 12:50
AFRAGOLA. Distrutte nella notte di domenica, in località 5 vie di Afragola, due utilitarie verosimilmente in precedenza rubate, che i legittimi proprietari hanno rifiutato di “riscattare” con il solito metodo del “cavallo di ritorno”. Scattato l’allarme, sul posto sono giunti i vigili del fuoco del distaccamento di Afragola ed i carabinieri della tenenza di Arzano (probabilmente la compagnia di Casoria non aveva la macchina in zona), che hanno potuto constatare come entrambi i veicoli fossero privi di targhe. Inizialmente si era pensato al peggio, ovvero che all’interno di quei veicoli ci fossero i corpi senza vita di qualcuno, ma poi, quando le fiamme sono state domate dai vigili del fuoco. I carabinieri hanno potuto accertare che all’interno non c’era nessuno. Forse l’organizzazione che gestisce in zona il business dei “cavalli di ritorno”, vistosi rifiutare il pagamento del pizzo (che in molti casi viene versato senza denunciare l’accaduto), ha preferito incendiare i due veicoli, che si erano fatti “scomodi” e che quasi certamente sarebbero stati individuati dalle forze dell’ordine: ciò tenuto conto che su molte autovetture in circolazione i proprietari installano i rilevatori di Gps, che entrano in funzione appena i veicoli vengono tirati fuori dai “bunker” schermati che la malavita locale tiene in zona. Generalmente la zona compresa tra le località: Cinque vie e Capomazza, sono le aree dove operano i ladri d’auto che hanno come base d’appoggio le Salicelle o le case dei mattoni di Afragola. Un tempo il business dei cosiddetti “cavalli di ritorno” era a totale appannaggio del malaffare organizzato afragolese, che comprava dai ladri le autovetture trafugate per poi iniziare le trattative dirette con le vittime, riuscendo in qualche modo a contattarle. Nel corso del tempo il business si è fatto sempre meno redditizio, visto che molte delle auto in circolazione (soprattutto quelle più nuove) sono auto prese in leasing o addirittura a noleggio a lungo termine, quindi con polizze assicurative che coprono anche il furto totale della stessa. Naturalmente a pagare il danno sono le compagnie assicurative che, per rifarsi del danno, subito aumentano i premi in danno degli onesti automobilisti.
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