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Sul Pnrr il sindaco di Napoli sfida il Governo

Sul Pnrr il sindaco di Napoli sfida il Governo

NAPOLI. «Non condivido la decisione» del Governo di proporre all’Ue di «spostare i finanziamenti» del Pnrr già destinati per la rigenerazione di Scampia e Taverna del Ferro. «Noi non ci fermeremo: su questi due progetti finché il Governo non ci dirà di fermarci andremo avanti». È una sfida a viso aperto quella che Gaetano Manfredi (nella foto) lancia al Governo, e segnatamente al ministro Raffaele Fitto. Il sindaco di Napoli sale sul palco del Meeting di Rimini e rilancia tutta la sua opposizione per la decisione del Governo di definanziare alcuni progetti dal Pnrr per poi riassegnarli ad altri programmi. In particolare sono i sindaci a chiedere lumi all’Esecutivo, dopo aver visto lo spostamento dei progetti, alcuni dei quali già in fase avanzata.

«SIAMO PERFETTAMENTE IN LINEA CON I TEMPI». È il caso dei due grandi interventi a Scampia e Taverna del Ferro per quasi 300 milioni complessivi di cui la metà dei fondi a valere sul Pnrr, «su cui siamo perfettamente in linea con i tempi sia di aggiudicazione legale che di approvazione alle varianti urbanistiche - spiega il sindaco di Napoli - prevediamo di aprire i cantieri tra ottobre-novembre in entrambi i luoghi».

«PREOCCUPATI PER IL RISCHIO DI RITARDI». Manfredi non nasconde tutta la sua preoccupazione per la decisione del Governo di spostare quasi 16 miliardi di risorse del Pnrr ai Fondi di sviluppo e coesione, la stragrande maggioranza dei quali sono al Sud e 13 dei quali riguardano i Comuni: «Ci auguriamo non ci siano dei ritardi, che l’eventuale spostamento dei fondi venga compensato subito con altre fonti di finanziamento», dice rilanciando la richiesta che il giorno prima dallo stesso palco aveva avanzato il presidente dell’Associazione dei Comuni, Antonio Decaro.

«L’OMBRA DELLA BUROCRAZIA». A non convincere Manfredi, in particolare, c’è il fatto che non è facile spostare progetti dalle risorse del Pnrr ai Fondi Ue «perché ci sono regole diverse, modalità di aggiudicazione legale diverse, modalità di monitoraggio diverse», spiega il primo cittadini partenopeo. A parole è facile dire sostituisco i finanziamenti con i fondi europei di coesione, ma poi tra il dire e il fare ci si mette di mezzo la burocrazia e ci vuole poco per mandare tutto all’aria.

«IL PNRR PER NOI È CRUCIALE». Per questo, ribadisce Manfredi, «il Pnrr è un tema cruciale». Da sindaco di una grande città, è consapevole delle contraddizioni, dei contrasti e delle difficoltà sociali ed economiche, soprattutto nelle periferie. Per questo insiste sul fatto che si deve partire dalla rigenerazione dei luoghi fisici ma pensare anche a quella sociale. Eppure, i fondi tagliati dal Governo riguardano proprio i progetti di rigenerazione urbana.

«LA RIGENERAZIONE SOCIALE DEI LUOGHI». «Oggi la vera sfida dei sindaci e del Paese è lavorare sulla rigenerazione dei luoghi che non è solo urbanistica ma sociale», insiste il sindaco napoletano. «Pensiamo alla Sanità, ai Quartieri Spagnoli che grazie alla cultura e al turismo sono rinati». E poi ci sono i grandi quartieri della periferia, come Scampia, Ponticelli, San Giovanni a Teduccio.

«IMMIGRAZIONE, I PROBLEMI SI GOVERNANO NON SI NASCONDONO». Nella discussione al Meeting di Comunione e liberazione c’è anche spazio per la crisi migratoria, rispetto alla quale Manfredi dice che «i processi migratori vanno governati e non nascosti: abbiamo numeri che non si ricordavano da anni». I Comuni affrontano una grande difficoltà, «non solo nell’accoglienza ma anche sulla copertura dei costi che per essa sono necessari». Per questo, conclude Manfredi, «serve una politica migratoria diversa che lavori su flussi già coordinati ai bisogni di quelle popolazioni e delle nostre comunità».

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