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I nuovi verbali: «“Xx” comanda dal carcere»

I nuovi verbali: «“Xx” comanda dal carcere»

NAPOLI. Il giovane boss della mala di Ponticelli, nonostante la lunga detenzione, continuerebbe a tenere le redini dell’organizzazione e a impartire ordini agli affiliati. Parola del super pentito Rosario Rolletta, ex uomo dei clan De Micco e De Martino: «A capo del clan De Martino vi erano Salvatore De Martino, a piede libero, e Antonio De Martino che dal carcere ha continuato a dare ordini e direttive, gestendo il clan». Rolletta, con le sue dichiarazioni, è stato il pentito che, alla pari di Antonio Pipolo, ha contribuito maggiormente allo sviluppo dell’inchiesta che poche settimane fa ha decapito il gruppo De Martino “Xx”, protagonista della tremenda faida di camorra che da oltre due anni sta insanguinando le strade di Ponticelli e della periferia est di Napoli. Sottoposto a un lungo interrogatorio il 25 gennaio 2021, Rolletta “’o friariello” ha rivelato numerose informazioni in merito agli attuali capi della mala di Ponticelli: «Sono stato sempre uomo di Antonio De Martino, alias “Xx”, sin dall’anno 2014, una volta scarcerato nel 2015 il gruppo De Martino è entrato a far parte del clan “Bodo”. Quando sono uscito dal carcere a settembre 2020 ho trovato al seguente situazione. A Ponticelli vi erano le famiglie camorristiche dei Minichini, De Luca Bossa, Casella e De Martino. Tali organizzazioni facevano parte di un unico cartello criminale. Le redini del cartello erano nelle mani di Peppe De Luca Bossa, alias “Peppino ’o sicc”, Umberto De Luca Bossa, Domenico Amitrano, alias “Mimì ’a puttana”, “Peppe ’o blob”, ossia Giuseppe Righetto. Vi erano poi i ragazzi di Michele Minichini e Alfredo, tra cui ’o bill, Luchetto, Nicola Aulisio del clan Casella, Audino il cinese e altri». La tregua e soprattutto l’alleanza con i De Martino sarebbe però durata solo pochi mesi, giungendo al capolinea già alla fine del 2020. Sul punto, il pentito Rolletta ha rivelato il ruolo che i due fratelli De Martino avrebbero avuto: «A capo del clan De Martino vi erano Salvatore De Martino, a piede libero, e Antonio De Martino che dal carcere ha continuato a dare ordini e direttive, gestendo il clan. Verso la fine di settembre si verifica un problema, ossia i De Luca Bossa e i Casella non passavano a noi del gruppo De Martino i soldi necessari a mantenere i detenuti in carcere. Ci fu così un incontro a cui hanno partecipato, sulle “case” a Bartolo Longo, Salvatore De Martino, Giulio Fiorentino, Ciro Uccello e Alessio. Io non vi partecipai ma mi fu raccontato dai partecipanti nel corso di un incontro presso un locale nella disponibilità di Salvatore De Martino». Adesso anche quest’ultimo si trova però dietro le sbarre. Antonio “Xx” è invece da tempo detenuto per l’omicidio della ras Nunzia D’Amico. Il collaboratore di giustizia ha poi ricostruito il momento della rottura all’interno del cartello: «I De Luca Bossa-Casella hanno cercato di prendere tempo. Ciò ha comportato la rottura dei rapporti della mia organizzazione e il cartello prima descritto. Abbiamo quindi cominciato a prendere soldi sulle piazze a fare estorsioni».

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