Tutte le novità
29 Agosto 2023 - 08:00
NAPOLI. Dal primo ottobre 2022 - 27 ad oggi sono 330 i giorni in cui la funicolare di Chiaia è chiusa senza che i lavori di revisione ventennale dell'impianto siano mai iniziati. Come ogni mese, i comitati insieme ai 15mila utenti che sono stati privati di questo importante e veloce mezzo di trasporto pubblico, ricordano all'amministrazione comunale partenopea di intervenire per mettere fine a questo silenzio assordante. «Sono passati circa 330 giorni da quando i treni della funicolare di Chiaia, chei ogni giorno trasportavano 15mila passeggeri, si sono fermati senza che si siano mai visti operai al lavoro, assestando un altro duro colpo a un trasporto pubblico che a Napoli notoriamente fa acqua da tutte le parti. Le ripercussioni, in questo lungo periodo di tempo, si sono aggravate anche per la totale insufficienza dei mezzi sostitutivi messi in campo dall'Anm. Il traffico al Vomero, ad esclusione del breve periodo delle due settimane centrali di agosto, ogni giorno continua ad andare in tilt con strade e piazze bloccate, in particolare nelle ore di punta». A ritornare puntualmente, a ogni scadenza, sulle conseguenze scaturite dal fermo dell'impianto a fune è Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari, da sempre impegnato a segnalare le vicende e i malfunzionamenti che da tempo stanno caratterizzando la vita delle quattro funicolari cittadine, fondatore sul social network Facebook del gruppo "Napoli: gli "orfani" della funicolare di Chiaia". «Intanto - afferma Capodanno - cresce il disappunto per l'eccessiva durata del fermo dell'impianto a fune, per il quale solo a fine maggio, al quarto tentativo, è stata aggiudicata la gara d'appalto ma senza che i lavori siano ancora iniziati. Certamente si tratta di lavori importanti che riguardano la sostituzione di tutte le apparecchiature elettriche, elettromeccaniche e meccaniche della sala argano e degli impianti connessi alla trazione, per un importo complessivo di poco meno di 7 milioni di euro. Ma trecentotrenta giorni sono tanti e l'impianto, considerando che i lavori inizieranno, se tutto va bene, a settembre prossimo, aggiungendo i dieci mesi indicati nell'appalto per la loro esecuzione e i tempi per effettuare i test per il nulla osta dell'Ansfisa, non potrà riaprire che per la fine dell'estate del 2024. E questo solo se tutto andrà bene». Bisogna infatti fare i conti con il passato che insegna. «Negli anni si sono infatti verificati non pochi ritardi per analoghi lavori effettuati sugli impianti del capoluogo. Peraltro - aggiunge Capodanno - non si comprende perché il tempo per l'esecuzione dei lavori sia stato prolungato». Nel nuovo bando, infatti, si parla di dieci mesi, diversamente da quanto indicato originariamente, quando si prevedeva che l'impianto dovesse rimanere fermo solo sei mesi. Tanto anche alla luce del dato che dall'ultima gara d'appalto sono stati stralciati i lavori relativi alle opere edilizie non strettamente connessi all'intervento sulle parti elettromeccaniche, come quelli alle facciate, che dovrebbero essere effettuati successivamente, con l'impianto in funzione, non si capisce il perchè del tempo in più programmato. «Di fatto - sottolinea Capodanno -, per i 15mila utenti che quotidianamente, nei giorni feriali, utilizzano la funicolare di Chiaia, si allungherebbe, e di molto, il periodo durante il quale devono sopperire alla mancanza dell'importante quanto veloce impianto di trasporto pubblico, i cui treni collegano le due stazioni terminali in poco più di tre minuti, andando a penalizzare anche i viaggiatori che affluiscono dalle due stazioni intermedie di Palazzolo e di corso Vittorio Emanuele, per i quali, allo stato, non risulta ancora istituito alcun mezzo sostitutivo su gomma». Comunque vada, la verità è che Napoli ancora una volta acquisirà un primato negativo nell'ambito del funzionamento del trasporto pubblico. Difatti, con l'attuale cronoprogramma, alla fine, la funicolare di Chiaia, se tutto va bene e se non venissero ridotti i tempi per l'esecuzione dei lavori, così come richiesto, sarà rimasta chiusa per circa due anni, battendo ampiamente il primato detenuto dalla funicolare Centrale che, anch'essa, per i lavori di revisione ventennale, rimase chiusa al pubblico dal primo agosto 2016 al 22 luglio 2017, dunque per poco meno di un anno.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo