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Blitz nel fortino dei Silenzio, azzerata base per la droga

Blitz nel fortino dei Silenzio, azzerata base per la droga

NAPOLI. Retata della polizia nella roccaforte del clan Silenzio, azzerata una nuova piazza di spaccio. L’operazione è scattata lunedì pomeriggio e ha visto entrare in azione gli agenti del commissariato San Giovanni-Barra, i quali nell’ambito di un’apposita attività di intelligence, hanno notato che, nei pressi dell’ingresso di uno dei palazzoni di via dell’Alveo Artificiale, il famigerato “Bronx”, vi era un frequente via vai di persone. I riscontri non si sono fatti attendere. Il servizio di osservazione ha trovato positivo riscontro quando i poliziotti della squadra giudiziaria del commissariato San Giovanni-Barra (dirigente Raffaele Pelliccia, sostituto commissario Miatto, ispettore Raiola, assistente Martiniello) hanno visto uscire dall’edificio due persone che, alla loro vista, hanno tentato invano la fuga essendo state raggiunte e bloccate. Gli operatori hanno rinvenuto indosso ad uno di essi 31 involucri di marijuana del peso di 50 grammi circa e 305 euro; per questo motivo, il pusher, il 28enne della zona Ciro Morra, con precedenti di polizia alle spalle, è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’altro uomo invece, è stato trovato in possesso di un involucro di marijuana di circa 0,65 grammi e, pertanto, se l’è cavata con una sanzione amministrativa per detenzione di sostanza stupefacente per uso personale. Indagini in corso per cercare di individuare gli altri “soci” della piazza di spaccio che per il momento sono riusciti a dileguarsi. Quanto all’arrestato, Ciro Morra non viene al momento ritenuto organico a clan di camorra, ma gli investigatori che monitorano la mala del “Bronx” ipotizzano che il giovane pusher stia provando a farsi largo tra gli affari criminali della zona. Dopo le retate subite negli ultimi due anni, le organizzazioni di San Giovanni a Teduccio sembrano dunque essersi rimesse in moto. Pochi mesi fa un’altra importante operazione era culminata in un blitz scattato in una traversa di corso San Giovanni a Teduccio in un appartamento nella disponibilità di Dariusz Marek Rogala, 46enne polacco di origine ma da tempo residente a Napoli, e di Paolo Zucaro, 64enne originario della zona. In quel momento nell’abitazione c’era anche Massimo Rispoli, 45 anni, già noto alle forze dell’ordine per essere finito coinvolto in un’inchiesta del 2018. I carabinieri, oltre ad arrestare i tre uomini in flagranza di reato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, hanno sequestrato 6 chili e 300 grammi di hashish diviso in 65 panetti, 93 dosi di crack e diverso materiale per confezionare e pesare lo stupefacente. Pochi giorni prima era stato colto con le mani nel sacco in un garage di corso San Giovanni a Teduccio il 30enne Vincenzo Santaniello, ritenuto contiguo ai Mazzarella e in particolare vicino al ras Franco Mazzarella “’o parente” (ma senza condanne a carico per camorra). Con lui erano finite in manette anche altre due persone, padre e figlio di Portici, Ferdinando Castaldi e Giorgio Castaldi.

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