Tensione a Barra, nuova stesa nel bunker degli Aprea

NAPOLI. Tensione a oltranza a Napoli Est. Due colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi da ignoti all’altezza del civico 45 di corso IV Novembre, nel quartiere Barra. Il raid, secondo le prime informazioni, non avrebbe provocato feriti. Sull’accaduto sono in corso indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Napoli Poggioreale. Al momento gli investigatori non escludono alcuna pista, ma quella più battuta conduce a una lite tra famiglie degenerata per motivi ancora da accertare. L’ultimo grave episodio in zona risaliva a inizio mese, quando è stato teso un agguato al 48enne Vincenzo Piccolo, gambizzato a Barra. La vittima è per fortuna riuscita a cavarsela senza grosse conseguenze fisiche: già nel corso della notte era stato infatti dimesso con una prognosi di trenta giorni. Quanto al movente e all’individuazione dei sicari, le indagini sono al momento in salita. Vincenzo Piccolo, già noto alle forze dell’ordine, ha spiegato ai carabinieri di essere stato vittima di un tentativo di rapina al quale si sarebbe opposto: i banditi avrebbero quindi estratto l’arma e fatto fuoco al suo indirizzo, ferendolo al polpaccio. La sua versione dei fatti non sembra però convincere troppo i carabinieri, che non escludono affatto la pista del regolamento di conti. La zona in cui è scattata l’imboscata risulta storicamente sotto il controllo del clan Aprea, gruppo di mala al momento non in contrasto con altre organizzazioni.