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30 Agosto 2023 - 09:19
NAPOLI. «Io sarei per sottrarre questo tema agli ideologismi. La decisione che ha preso il governo in relazione al reddito è francamente una decisione sbagliata e poco rispettosa». Come sempre non ha peli sulla lingua il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che a margine di una conferenza stampa a palazzo Santa Lucia ha commentato gli ulteriori sms mandati dall’Inps per la sospensione del Redditori cittadinanza ad altre 5mila famiglie a Napoli: «Tu mandi un telegramma a migliaia di persone - ha spiegato - con cui comunichi che da agosto non avranno più il reddito di cittadinanza, poi dici contemporaneamente vedete che fra quelli che perdono il reddito di cittadinanza ci sono persone fragili, famiglie con tossicodipendenti, famiglie con disabili, questi si devono rivolgere ai servizi sociali del comune perché possono essere recuperati fino a dicembre di quest'anno. Poi abbiamo gli abili al lavoro che possono iscriversi alla piattaforma che ancora non c'è, perché deve entrare in funzione il primo settembre all'Inps, con la quale si partecipa ai programmi di formazione dopo essersi fatti legittimare da tre agenzie di avviamento al lavoro private. Questo è un manicomio non è una politica per il lavoro. In ogni caso quando pure si scrivessero tutti ai centri per l'impiego per la formazione professionale resta il problema del lavoro che manca, allora bisogna decidere qual è il livello di povertà a cui fare fronte con un aiuto dello stato trasparente e pubblico. La mia opinione - ha concluso De Luca - è che funziona meglio il reddito di inclusione, quello che dava un reddito alle famiglie sulla base di una verifica fatta dai servizi sociali del comune perché questo consentiva di evitare anomalie che pure ci sono state con il reddito di cittadinanza e consentiva di prendere una misura civile a sostegno delle famiglie». Pochi passaggi sui quali è d’accordo anche Luigi de Magistris, già sindaco di Napoli per il quale, «le manifestazioni di lunedì di indignazione e rabbia nelle città del Sud, ad iniziare da Napoli, a difesa del reddito di cittadinanza dimostrano che è in atto una resistenza popolare e sociale di fronte ad un attacco del governo alle persone più fragili e al Sud». De Magistris, nella sua veste di portavoce di Unione Popolare, ritiene che l’eliminazione del reddito, «i tagli ai fondi del Pnrr per il Sud, autonomia differenziata a favore delle regioni ricche, il furto delle nostre risorse naturali, la cooptazione dei nostri talenti più giovani, evidenziano che è in atto un'azione strategica per colpire il Sud al cuore, indebolirlo per incatenare persone per poi indurle alla soccombenza». Sono invece ingiustificate le proteste contro il ridimensionamento del reddito di cittadinanza per il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, il quale ha sostenuto anche che già «in 40mila frequentano i corsi di riqualificazione» e da venerdì sarà attiva la piattaforma.
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