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Caivano, alle 12 l'arrivo della Meloni: parco Verde blindato

Caivano, alle 12 l'arrivo della Meloni: parco Verde blindato

Alle 12 Giorgia Meloni sarà in visita a Caivano all’Istituto Superiore “Francesco Morano”, la scuola frequentata dalle cuginette. Il Parco Verde per un giorno verrà militarizzato. C’è da puntualizzare (il dramma ovviamente resta) che gli abusi avvenivano nel vicino Rione Iacp. Prima ancora di mettere piede nel quartiere dei narcos, dei camorristi e degli orchi è già stata minacciata, sui social, da parte di chi le contesta la stretta al Reddito di Cittadinanza. «Io ti consiglierei... stai a casa, stanno com “e pazz...”, 160mila famiglie sono senza spesa. Sei sicura che tornerai a casa?». Arrivano finanche auguri di morte., c’è chi consiglia di accoglierla con “pomodori marci”. La premier riceve solidarietà bipartisan. «Ringrazio quanti hanno espresso vicinanza ma le intimidazioni non impediranno la nostra presenza al fianco dei tanti cittadini che chiedono sicurezza e la possibilità di un futuro migliore per i propri figli. Nella lotta alla criminalità organizzata questo Governo non farà passi indietro».Le minacce sono giunte anche a una mamma delle due bambine brutalizzate. Lei spiegherà a Meloni che hanno derubato il figlio che aveva denunciato gli orrori. «Non mi sento sicura, voglio andare via», ripete ancora. Diffonde un video via social, parlando con l’avvocato Angelo Pisani: «Vorrei solo una cosa, chiedere aiuto per andare via dal Parco Verde, un aiuto per i miei figli, per una casa». La premier avrà un incontro anche con don Maurizio Patriciello, il simbolo del Parco Verde probabilmente non in parrocchia. Visiterà i luoghi delle molestie.

CHI È BRUNO MAZZA. È un ex uomo della camorra, “redento” in carcere, ora è il presidente dell’associazione “Un’infanzia da vivere”. Era legato al boss Alfredo Russo, a 16 anni finisce in carcere e sconta 18 mesi di pena. «I due maggiorenni li conosco, i genitori sono brave persone, non sono camorristi. Da quando sono successi questi fatti non li ho visti più». Conferma, o meglio sottolinea, che il 18enne e il 19enne non sono del Parco Verde. Poi l’affondo: «Le assistenti sociali sapevano delle difficoltà e dell’ambiente degradato da dieci anni, non hanno fatto nulla». Non nasconde lo scempio della droga: «Mio fratello è morto per droga, tutti qua muoiono per droga. Mi sono salvato perché in carcere mi sono avvicinato alla scuola, ho scelto di studiare. Noi qua ci stiamo esponendo contro la camorra, contro la criminalità, e lo stiamo facendo grazie al sostegno di “Fondazione con il Sud” e all’“Impresa sociale con i Bambini”.Io, per esempio, sono entrato e uscito di galera, del gruppo dei miei 14 amici nessuno aveva i genitori. Erano tutti morti o tutti in carcere».

IL DIRIGENTE SCOLASTICO. Bartolo Perna, (Istituto comprensivo del Parco Verde): «Sono 750 gli alunni, zappiamo a mani nude nella roccia per avere anche un piccolissimo risultato didattico. Noi li rincorriamo, cerchiamo di offrire loro una alternativa, ma sono disaffezionati».

IL SINDACO METROPOLITANO. Così Gaetano Manfredi: Noi abbiamo l’esperienza di Scampia che era sicuramente uno dei quartieri che rappresentava il simbolo del male e oggi invece è una delle realtà di rinascita della nostra città. Dobbiamo seguire una strada analoga come fatto già anche in altre zone che erano luoghi difficili e oggi sono luoghi di bellezza come la Sanità. Alla Meloni chiederò impegni e finanziamenti. C’era poca gente alla manifestazione di martedì? La gente è disillusa».

I DUE AVVOCATI. L’avvocato Clara Niola, legale di una delle due famiglie coinvolte: «I nostri giovani devono comprendere i maggiori rischi dell’uso improprio del web e la maggiore lesività che la diffusione di messaggi chat e video possono produrre sulle potenziali vittime». «Ci auguriamo che si prenda in seria considerazione l’introduzione di un “codice azzurro” che tuteli i minori come il “codice rosso” per le donne vittime di stalking e violenze». Ad avanzare la proposta è invece Pisani, l’altro legale della famiglia.

PERIZIE SUI CELLULARI. Otto cellulari sequestrati a altrettanti ragazzi di età compresa dai 14 ai 17 anni. Sono iniziate le copie forensi di tutto ciò che è contenuto all’interno, così come disposto dalla procura dei minori di Napoli che indaga con quella di Napoli Nord. I telefonini erano stati sequestrati nelle prime fasi delle indagini, subito dopo le denunce delle ragazzine abusate dal “branco”, a metà luglio. Il perito Lorenzo Lautaro - così come quello nominato dalla procura ordinaria per i due maggiorenni coinvolti, l’ingegnere Carmine Testa - cercherà video e chat cancellate, ma presenti ancora in memoria. Trenta giorni assegnati dal gip per il deposito dei risultati.

RUOLO DELL’INFORMAZIONE. Dalle ore 11 Canale 21 sarà in diretta con il VG21 “Speciale Caivano” per approfondire e documentare quella che potrebbe rappresentare una svolta. Sul posto Titti Improta e Cinzia Ugatti, In studio Antonio Salamandra e il direttore editoriale del VG21 Gianni Ambrosino insieme a tantissimi ospiti come Don Tonino Palmese, lo scrittore Maurizio De Giovanni, il garante dei detenuti Samuele Ciambriello, il segretario della Cgil Nicola Ricci. Anche Rai Radio1 dalle 12 alle 13 trasmetterà uno Speciale Gr1 da Caivano.

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