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31 Agosto 2023 - 08:25
NAPOLI. Clan Carillo-Perfetto pigliatutto. All’indomani dell’agguato teso al ras Antonio Lago le indagini sul tentato omicidio sembrano aver già imboccato una direzione ben precisa: la paranza con base tra via Torricelli e il Cannavino è pronta ad assumere il monopolio dello spaccio di droga a Pianura e per questo motivo starebbe punendo con il piombo qualsiasi sgarro o pretesa non concordata. Una strategia della tensione che avrebbe travolto in pieno il 46enne nipote del boss Pietro Lago “’o ciore”, che, fresco di scarcerazione, nelle ultime settimane avrebbe provato a organizzare un proprio gruppo con l’obiettivo di strappare spazi alle cosche rivali. Insomma, terminata la breve e fragile tregua estiva, l’aria tra le strade di Pianura è tornata a farsi quantomai pesante. Le indagini sul ferimento di Antonio Lago e del 25enne Marcello Emanuele sono adesso condotte dai poliziotti della Squadra mobile di Napoli, che già nella giornata di ieri hanno analizzato le immagini registrate da alcune telecamere presenti lungo via Sartania, la scena del crimine, al fine di reperire elementi utili all’individuazione dei due sicari. Le vittime restano intanto ricoverate sotto osservazione al San Paolo per via delle brutte ferite riportate agli arti inferiori: nessuno dei due è però in gravi condizioni e non è da escludere che entrambi possano essere dimessi a breve. Quanto al più giovane, gli investigatori hanno accertato che al momento dell’agguato si trovava in compagnia del ras Lago, con il quale stava intrattenendo una conversazione davanti a un bar. La polizia sembra però non avere alcun dubbio sul fatto che il vero obiettivo del raid fosse il 46enne, che, dopo aver da poco finito di scontare una condanna a quasi sette anni, sarebbe subito entrato in rotta di collisione con i nuovi capizona di Pianura. Gli indiziati numeri uno sembrano dunque essere al momento le nuove leve del clan Carillo-Perfetto, gruppo criminale animato da giovanissimi pronti a tutto e dal grilletto molto facile. Anche i Carillo-Perfetto nel corso dell’ultimo anno hanno incassato numerosi arresti, ma a differenza dei rivali del cartello Calone-EspositoMarsicano vanterebbero un maggior numero di “colonnelli” ancora a piede libero. Tuttavia non sono mancati gli attacchi subiti, alcuni dei quali risalenti ad appena pochi giorni prima dell’agguato ai danni di Antonio Lago. Alcuni colpi di pistola sono stati segnalati in particolare nella zona delle case popolari di via Cannavino, considerata uno dei bunker dei Carillo-Perfetto, e nell’area di via Gentileschi e via Monti, dove, invece, risultano ancora presenti gli Esposito-Calone-Marsicano di via Napoli. Si sarebbe trattato di botta e risposta tra i due gruppi, che hanno fatto registrare anche il danneggiamento di una macchina nella zona delle Case Rosse di via Evangelista Torricelli che sarebbe nelle disponibilità di un uomo ritenuto vicino ai Carillo. Pessime premesse per un autunno che tra le strade del quartiere Pianura si preannuncia ancora una volta a dir poco rovente.
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