Tutte le novità
03 Settembre 2023 - 08:45
I nuclei con tre figli hanno rinunciato al periodo di relax. A pagare il peso maggiore le grandi città
NAPOLI. I dati sono un potente strumento per comprendere la realtà che ci circonda, narrare storie e valutare le politiche in atto. E proprio attraverso “Numeri alla mano”, una rubrica settimanale di brevi notizie in onda su Radio Radicale con link per approfondire, vediamo un quadro non certo roseo. Uno dei dati recenti che richiede una riflessione è che il 35,7% delle persone che ha potuto permettersi almeno una vacanza tra luglio e settembre. Questo dato segna un aumento rispetto al 2021 (33,9%), ma ancora inferiore al 2019 (37,8%). Questo trend positivo è in linea con la ripresa del turismo dopo l'emergenza Covid, evidenziata anche nel 2022.
Tuttavia, rimane da vedere se, con la fine ufficiale dell'emergenza Covid dichiarata dall'Oms, segnerà un ritorno completo alla normalità nel settore turistico. Un aspetto critico è che ancora oggi, ben 1 su 3 famiglie con figli non può permettersi una vacanza. Questa situazione non riguarda solo il turismo ma influisce direttamente sulla vita dei bambini e delle famiglie. Viaggiare con la famiglia può essere un'esperienza formativa importante, specialmente in tempi di restrizioni dovute alla pandemia che hanno limitato le opportunità educative e ricreative fuori dalla scuola. In particolare, nel 2021, il 50,9% delle famiglie con almeno tre figli minori non ha potuto permettersi una vacanza.
Le famiglie monogenitoriali sono anch'esse fortemente colpite, con il 42,7% che non può permettersi una pausa estiva. Questi dati evidenziano un aumento delle famiglie che rinunciano alle ferie, con un aumento di circa 3 punti percentuali rispetto al 6 www.ilroma.net Roma Il Giornale di Napoli domenica 3 settembre 2023 cronacaNapoli 2020. I dati sul reddito sono altrettanto rivelatori. Nel 2021, il 40,8% dei contribuenti ad Andria ha dichiarato un reddito inferiore a 10mila euro, rendendo questa città il capoluogo italiano con i redditi più bassi. Altre città con una percentuale significativa di contribuenti a basso reddito includono Napoli, Barletta, Trani e Crotone. Inoltre, confrontando i dati del 2021 con quelli del 2019, si nota un aumento significativo del numero di persone a basso reddito in città come Venezia, Perugia, Terni, Firenze, Verbania e Aosta.
Queste tendenze nei redditi mettono in evidenza come il quadro socio-economico stia cambiando negli anni post-pandemia e come l'inflazione stia influenzando il potere d'acquisto delle famiglie. Questi dati non solo riflettono le sfide economiche, ma anche il divario di opportunità educative che si sta ampliando, soprattutto tra le famiglie con figli. La necessità di affrontare questi problemi in modo efficace è chiara, al fine di garantire una società più equa e inclusiva.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo