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Tornano i graffitari, muri imbrattati dalla Galleria a Villa Lauro

Tornano i graffitari, muri imbrattati dalla Galleria a Villa Lauro

NAPOLI. Napoli, città d'arte e cultura, è sempre stata un bersaglio privilegiato per i vandali e i writer. Negli ultimi anni, il fenomeno si è intensificato, minando il patrimonio storico e artistico della città. I casi più recenti riguardano la Galleria Umberto I, la Cappella Pontano e Villa Lauro. La Galleria Umberto Primo, nel centro storico di Napoli, è stata imbrattata con graffiti di natura oscena e irrispettosa. La Cappella Pontano, capolavoro del Rinascimento partenopeo, è stata deturpata con graffiti di natura politica. Villa Lauro, storica residenza di personaggi illustri, è stata imbrattata con graffiti di natura commerciale. Insomma ce n’è per tutti i gusti. E anche se le autorità hanno condannato i recenti atti vandalici e hanno annunciato l'intenzione di prendere provvedimenti per contrastare il fenomeno, il fenomeno è in netta esclation. Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, ha ricordato che la Galleria Umberto è continuamente preda di delinquenti che imbrattano le pareti, la riducono a discarica o la trasformano in un campo di calcio. «Da tempo chiedo che vengano presi provvedimenti seri a tutela di un bene storico, ma invece la Galleria viene ogni giorno offesa e con lei tutti i napoletani». Il degrado dei muri di Napoli è un problema che riguarda l'intera città. I monumenti storici sono un patrimonio di tutti i napoletani e devono essere preservati per le generazioni future.

CAUSE E CONSEGUENZE DEL DEGRADO. Le cause del degrado dei muri di Napoli sono molteplici. Una delle principali è l'incuria delle istituzioni. Le autorità non hanno messo in atto misure sufficienti per prevenire e punire gli atti vandalici, restano atti che vengono tollerati. Un altro fattore che contribuisce al degrado è la mancanza di una cultura del rispetto del patrimonio culturale. Molti giovani non sono consapevoli del valore dei monumenti storici e li considerano semplici superfici su cui poter esprimere se stessi. Le conseguenze del degrado sono gravi. I monumenti storici vengono danneggiati e il loro valore artistico e storico si perde. Inoltre, il degrado contribuisce a creare un senso di insicurezza e disagio nella città.

COSA FARE PER CONTRASTARE IL DEGRADO. «Per contrastare il degrado dei muri di Napoli è necessario un impegno da parte di tutti. Le istituzioni devono mettere in atto misure concrete per prevenire e punire gli atti vandalici. È inoltre necessario promuovere una cultura del rispetto del patrimonio culturale, coinvolgendo i giovani e le scuole» ha sintetizzato Michele Matroianni, storico dell’arte e attivista nel recupero del nostro patrimonio artistico. «Ecco alcuni suggerimenti per contrastare il degrado dei muri di Napoli: Aumentare la sorveglianza nei luoghi più a rischio. Punire severamente gli atti vandalici. Promuovere una cultura del rispetto del patrimonio culturale. Con il contributo di tutti, è possibile preservare il patrimonio storico e artistico di Napoli per le generazioni future» ha concluso. In particolare, per quanto riguarda i casi di Napoli, si possono aggiungere che i graffiti sulla Galleria Umberto I sono particolarmente gravi, in quanto si tratta di un monumento simbolo della città, che è stato imbrattato con scritte volgari e irrispettose. I graffiti sulla Cappella Pontano sono dannosi per il valore storico e artistico del monumento, che è stato deturpato con scritte di natura politica. I graffiti su Villa Lauro sono un esempio di come il degrado possa danneggiare anche i monumenti privati. «Nonostante gli appelli rivolti alle autorità, la situazione continua a peggiorare. La città non può permettere che i suoi tesori siano ridotti a questo stato da vandali seriali. La tutela del patrimonio artistico e storico è fondamentale» ha ricordato Borrelli.

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