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07 Settembre 2023 - 07:30
CAIVANO. Si punta sulla decisa repressione dei reati di babygang e criminalità giovanile nella bozza di Decreto legge che il Consiglio dei ministri esamina oggi, ma si tenta anche la strada della prevenzione e rieducazione dei minori. La bozza, presentata ieri al pre-Consiglio dei ministri e anticipata ai mass-media, fa riferimento alla “necessità e urgenza di fronteggiare situazioni di degrado, vulnerabilità sociale e disagio giovanile nel territorio del Comune di Caivano” e l’elusione scolastica in “aree specifiche del territorio nazionale”. Ecco nel dettaglio le principali misure:
AUMENTO PENE PER ARMI E DROGA. L’articolo 3 del dl prevede l’aumento della pena da tre a quattro anni per chi “porta un’arma per cui non è ammessa licenza”. Aumenta anche la pena per la produzione, il traffico e la detenzione di droga e sostanze psicotrope di “lieve entita'”. Si passa a una pena da 1 a 5 anni. Finora era previsto il carcere da 6 mesi a 4 anni.
RIEDUCAZIONE CON LAVORO GRATIS PER I MINORI. Per i reati con pena non superiore a 5 anni, il pm notifica al minore e a chi esercita la responsabilità genitoriale l’istanza di definizione anticipata del processo se il minore accede a “un percorso di reinserimento e rieducazione che prevede lavori socialmente utili o collaborazione gratuita con enti no profit o attività a beneficio della comunità per un periodo da uno a sei mesi”.
DIVIETO DI USARE I CELLULARE DAI 14 ANNI PER CHI HA RICEVUTO L’“AVVISO ORALE”. Già dai 12 anni i minori possono essere colpiti da “avviso orale” del questore. Se condannati per delitti contro la persona, il patrimonio, armi e droga, potranno essere soggetti al divieto di utilizzare “piattaforme o servizi informatici e telematici e di possedere telefoni cellulari”. A partire dai 14 anni viene introdotto il Daspo urbano. Le vittime dei reati informatici potranno chiedere l’oscuramento dei dati.
CARCERE PER I GENITORI PER DEI MINORI CHE EVADONO LA SCUOLA. Fino a due anni di carcere per i genitori se il figlio non frequenta la scuola dell'obbligo. Prevista anche la sospensione dell’ assegno di inclusione.
PREVENZIONE. Il Governo stanzia 32 milioni di euro in tre anni per le scuole del Sud, per “potenziare l’organico dei docenti e l’accompagnamento dei progetti-pilota del piano Agenda Sud”. La spesa per il 2023 sarà di 6,4 milioni, per il 2024 di 16 milioni e per il 2025 di 9,6 milioni. Dal 2024 è istituito un Fondo contro la dispersione scolastica. Infine, nel Comitato metropolitano co-presieduto dal prefetto e dal sindaco delle grandi città sarà istituito un “Osservatorio sulla devianza minorile” per “coordinare percorsi dedicati per la prevenzione della dispersione scolastica” e “interventi di rigenerazione urbana nelle periferie ed educazione alla legalità”.
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