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09 Settembre 2023 - 09:05
CAIVANO. «Siamo qui con lo spirito della speranza, la missione è quella di cercare di restituire al territorio questo centro sportivo, ma non solo». Così Fabio Ciciliano (nella foto in alto con don Patriciello), nominato giovedì commissario per la riqualificazione di Caivano, durante il sopralluogo del ministro dello Sport, Andrea Abodi (nel riquadro), al centro sportivo Delphinia del Parco Verde. «Ora andremo a vedere anche lo stadio - ha aggiunto - per fare sì che questo sia l’Inizio di un discorso che continui nel tempo». «Sono impegni molto importanti, abbiamo il dovere, il piacere e anche l’orgoglio di rispettarli passo passo, giorno dopo giorno, in modo che si veda la trasformazione e il recupero dell’umanità di questi luoghi». Lo ha detto il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, nel corso del suo sopralluogo al centro sportivo Delphinia di Caivano, il luogo dove si sarebbero consumate alcune delle violenze del branco. «Ora qui ci sono io - ha aggiunto - ma questo è un lavoro di squadra che darà continuità a quanto promesso dalla premier. Dopo di me verranno anche gli altri ministri coinvolti nel progetto di riqualificazione». «Oggi - ha proseguito - è stato fatto il sopralluogo tecnico, poi ci sarà il lavoro di predisposizione della parte operativa per impostare un progetto con il commissario» per la riqualificazione di Caivano. Fabio Ciciliano sarà l'unico interlocutore dell'iniziativa con le autorità del territorio. Quello che il Governo vuole fare di questa struttura un centro sportivo polivalente come era. «Siamo qui per accompagnare i tecnici - ha detto il ministro - e per dare continuità a quello che abbiamo detto». Il ministro, accompagnato dal prefetto di Napoli, Claudio Palomba, e dal presidente della società “Sport e Salute”, Marco Mezzaroma (la società pubblica provvederà ai lavori dopo una prima bonifica dell’area a cura del genio dell’Esercito) - come detto - ha anche incontrato ha avutro un confronto con don Maurizio Patriciello: il sacerdote ha espresso il suo disappunto per l’assenza delle norme sulla pornografia.
IL MINISTRO PIANTEDOSI. «Le complessità di questo fenomeno sono tali che non è che pensavamo che con un tratto di penna queste si potessero cancellare. Le difficoltà del disagio minorile sono tali, soprattutto in aree come quelle di Napoli e Palermo, che sicuramente non si cancellano con un tratto di penna. Però è stato un passaggio importante. Noi abbiamo inaugurato un’attenzione che sia anche volta all'intensificazione del controllo del territorio e di contrasto a certi fenomeni». Così ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che era a Palermo all’inaugurazione di un locale confiscato alla mafia che ospiterà la dove avrà sede l’associazione “Quarto Savona Quindici”.
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