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Camorra e racket, arrestati il ras Strazzullo e un complice

Camorra e racket, arrestati il ras Strazzullo e un complice

NAPOLI. Un duro colpo alla malavita della Torretta è stato inferto dalla polizia sabato mattina. Grazie a indagini della Squadra mobile della questura di Napoli con la collaborazione del commissariato San Ferdinando, coordinate dalla procura antimafia, è finito in manette Giovanni Strazzullo detto “Chicco”, ras emergente della zona nonché figlio del più noto Enrico soprannominato “Peperone” (estraneo alla vicenda). Con il giovane è stato arrestato anche l’altrettanto Armando Mastroianni al termine di un’operazione lampo culminata nei fermi emessi dal pm della Dda. Le accuse (ferma restando la presunzione d’innocenza fino all’eventuale condanna definitiva) sono associazione mafiosa, armi ed estorsione nei confronti di parcheggiatori abusivi. Nei prossimi giorni ci sarà la convalida e toccherà all’esperto avvocato Giuseppe De Gregorio, che assiste gli indagati, articolare la difesa. Il penalista sarà anche impegnato a breve per l’arresto di altri due assistiti, arrestati per tutt’altra storia a Fuorigrotta, senza collegamenti con la criminalità organizzata: Marco Principe e Antonio Cangiano, sorpresi in un blitz antidroga in via Nino Bixio. Sulla vicenda che riguarda Giovanni Strazzullo e Armando Mastroianni non si conoscono molti particolari per lo stretto riserbo degli investigatori della Mobile (guidata dal dirigente Alfredo Fabbrocini). Entrambi gli indagati sono già noti alle forze dell’ordine, ma non hanno condanne a carico. Di “o’ Chicco” gli inquirenti sanno che è parente anche di persone di Secondigliano vicine ai Licciardi e per alcuni anni ha vissuto a Secondigliano. Poi un anno e mezzo fa circa è tornato alla Torretta cercando di farsi largo negli ambienti di malavita, riuscendoci a quanto sembra sulla base dell’inchiesta culminata nei provvedimenti di fermo. Più noto agli appassionati di cronaca è Enrico Strazzullo, ritenuto legato ai Mazzarella, finito in manette più di 10 anni fa per un’estorsione a un pescivendolo di Mergellina. L’operazione fu condotta dai poliziotti del commissariato San Ferdinando (con l’allora responsabile della squadra giudiziaria, il sostituto commissario Raffaele Giardiello) e si concluse sul litorale laziale con l’arresto del latitante. In un’altra vicenda Strazzullo senior fu sorpreso durante un summit a casa di Alvino Frizziero, altro personaggio notissimo della Torretta. Sempre sabato sono stati arrestati, in quel caso dal personale del commissariato San Paolo, Marco Principe e Antonio Cangiano nel corso di un’operazione antidroga in via Nino Bixio. Anche di quest’altra vicenda non si conoscono i dettagli e la convalida degli arresti, senza aggravanti camorristiche o collegamenti con clan, è prevista per domani. In conclusione, va sottolineato come il lavoro non sia mancato alla polizia e alla procura nel fine settimana, come sempre del resto. Ma quando si ottengono i risultati, naturalmente la fatica viene automaticamente cancellata.

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