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Stop tregua, ai Quartieri “stese” notturne e minacce

Stop tregua, ai Quartieri “stese” notturne e minacce

NAPOLI. La longa manus dei Mazzarella si starebbe nuovamente posando sui Quartieri Spagnoli. O quantomeno il potente clan, storico antagonista dell’Alleanza di Secondigliano, grazie all’appoggio di pregiudicati del posto, vorrebbe entrare maggiormente negli affari illeciti della vasta area compresa tra via Toledo e corso Vittorio Emanuele. A ciò sarebbero riconducibili un paio di “stese” a colpi di pistola compiute nelle ultime notti: senza feriti o innocenti sfiorati dai proiettili, ma in grado di far scattare nuovamente l’allarme tra gli abitanti.

I LUOGHI DELLA SPARATORIE. Le sparatorie, una con colpi veri e l’altra a salve secondo quanto trapelato, sarebbero avvenute tra la parte centrale e quella alta dei Quartieri Spagnoli. Un attacco esterno ma con ramificazioni interne, che fanno temere un nuovo periodo di contrasti negli ambienti di malavita dopo che gli ultimi (penultimi a questo punto) rumors di strada raccontavano una realtà diversa: era stato colmato il vuoto di potere successivo all’operazione contro “il clan a tre teste” di maggio scorso. Infatti dopo il blitz, che colpì vertici e gregari degli Esposito-Masiello-Saltalamacchia, per alcune settimane si verificò una forte tensione nei vicoli tra via Toledo e corso Vittorio Emanuele. Poi la situazione sembrava essere tornata tranquilla e di conseguenza si poteva pensare che fossero tornati gli equilibri di camorra. L’assenza di “stese” fino a qualche giorno fa, al netto di diversi falsi allarme o sparatorie con pistole finte non collegate a lotta tra clan, era emblematica.

GLI SVILUPPI DELLA SITUAZIONE. Ma, la storia della camorra in ciò ci aiuta nella comprensione del fenomeno, ai Quartieri Spagnoli la pax di camorra dura sempre poco, così come le tregue. Per cui non deve meravigliare che nuovamente sarebbero entrate in azione le armi da fuoco, anche se fortunatamente a livello di intimidazioni e non come con lo scopo di uccidere. Le indagini sugli ultimi avvenimenti sono condotte da investigatori esperti, che ben conoscono il territorio e chi ci abita.

L’ULTIMA OPERAZIONE ANTIDROGA. Ai Quartieri Spagnoli il 29 maggio scorso andò buon fine la più grande operazione antidroga della storia. Decine di episodi di spaccio e traffico sono stati ricostruiti dalle indagini della Squadra mobile della questura e dei carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli, con la conseguenza che vertici, luogotenenti e gregari dei 3 clan sono finiti in manette: gli Esposito di Antonio “’o pallino”, i Masiello retti da Vincenzo “Cucù” e i Saltalamacchia capeggiati dal ras Eduardo. Gli inquirenti della Dda hanno anche fatto luce sul duplice tentato omicidio di Paolo Pesce “’o Chipeppe” (poi morto per case naturale nel 2021) e Domenico Masi mentre nell’ordinanza si fa riferimento all’omicidio di Ciro Caiafa, senza però che a nessuno dei 53 arrestati sia contestato quel delitto (avvenuto il 31 dicembre 2020). Si sono però diffuse le intercettazioni, risalenti al 30 marzo 2020, a casa di uno degli indagati ed è emerso che si trattò di una vendetta.

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