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12 Settembre 2023 - 08:41
NAPOLI. È il parco Conocal l’epicentro del nuovo terremoto camorristico in atto a Ponticelli. Ieri, nel giorno del 50esimo compleanno del boss detenuto Antonio D’Amico e pochi giorni dopo le voci circolate sui propositi di vendetta dei “Fraulella” dopo l’omicidio Costanzo, il clan De Micco secondo gli investigatori avrebbe messo a segno un altro attacco. Anche se non è ancora chiaro se sia trattato di un agguato fallito o di una super “stesa” con 21 proiettili esplosi, di certo l’incursione notturna in via Al Chiaro di Luna non è un’intimidazione qualsiasi. Tanto più che appena 4 giorni fa avrebbe festeggiato la nascita, se non fosse stata trucidata sotto casa a ottobre 2015, la ras Annunziata D’Amico. E uno dei congiunti (come anticipato da Napolitan.it) ha pubblicato un video tributo alla madre in cui la frase “vendicheremo i giorni tristi” risuonerebbe come un avvertimento agli odiati nemici di camorra. A rendere la situazione ancora più incandescente c’è stata anche la recente scarcerazione di uno dei figli della “Passilona”. Erano l’una circa (nella notte tra domenica e lunedì) quando i carabinieri del nucleo operativo di Poggioreale sono intervenuti in via Al Chiaro di Luna per l’esplosione di colpi d’arma da fuoco. Sul posto sono stati repertati 21 bossoli di vario calibro, a dimostrazione che hanno fatto fuoco più pistole. Nessuno è rimasto ferito, ma è stata sequestrata una Fiat Panda con un’ogiva conficcata nella carrozzeria e il lunotto posteriore infranto. Il proprietario è incensurato e nulla c’entra nella vicenda. Una delle ipotesi porterebbe a un agguato fallito nei confronti di un esponente dei D’Amico, anche se è difficile riuscire a sfuggire a tanti colpi senza rimanere almeno ferito. Le indagini comunque, sarebbero a buon punto almeno per ciò che concerne la dinamica. Un altro episodio collegabile alla guerra De Micco- D’Amico risale al 25 giugno scorso. Anche allora l’esplosione di un ordigno nel cuore del parco Conocal a Ponticelli voleva lanciare un messaggio preciso: il dominio dei “Fraulella” in zona non esiste più e d’ora in poi bisognerà fare i conti con i “Bodo”. Non a caso infatti la deflagrazione è avvenuta a poca distanza dall’abitazione di Vincenzo Costanzo, il giovane ras ucciso nella notte dei festeggiamenti del Napoli all’Arenaccia. “Ciculill”, nipote del boss Antonio e della “Passilona” fu tradito e fu vittima di un piano studiato a tavolino per conquistare la fetta o una parte di essa del territorio storicamente sotto l’influenza del clan. L’ordigno nel Conocal seguì di poco il clamoroso agguato a Ciro Naturale, ferito gravemente e ora tornato a casa tra festeggiamenti con fuochi d’artificio e champagne. Si sarebbe trattato di una vicenda interna all’alleanza tra i “Bodo” e i De Matino “Xx”, anche se la pista che conduce ai D’Amico “Fraulella” del “Conocal” non sarebbe stata ancora abbandonata e in questo caso l’esplosione della bomba avrebbe rappresentato la risposta. Comunque la fibrillazione negli ambienti criminali sta aumentando e lo Stato non sottovaluta il pericolo.
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