Blitz-lampo nel circoletto di Ponticelli: fuga finita per “’o cecato"

NAPOLI. Gli è stato fatale un controllo di polizia in un circoletto ricreativo di via Eduardo Scarpetta. Umberto Dello Iacolo (nella foto), 27enne soprannominato “’o cecato” era latitanete dal 9 agosto scorso quando un blitz ha decapitato il clan De Martino e si nascondeva nel suo stesso quartiere, mescolandosi ad altri giovani per passare inosservato. Ma lunedì notte non è riuscito a farla franca: una retata delle Volanti del commissariato Ponticelli, supportate da quelle dei commissariati San Giovanni-Barra e Poggioreale ne ha permesso la cattura. Lui e una quindicina di coetanei hanno provato ad allontanarsi dal locale all’arrivo degli uomini in divisa, ma il tentativo si è ben presto rivelato fallimentare e sono stati subito bloccati e identificati. Per il ricercato sono così scattate le manette.

Umberto Dello Iacolo, cognato del ras emergente Antonio Nocerino detto “Brodino”, è uno dei 10 indagati (tutti destinatari di misura cautelare) nell’inchiesta sul “pizzo” a un ristoratore di Volla (residente a Barra). “’O cecato”, chiamato così semplicemente perché porta gli occhiali, è ritenuto vicino ai De Micco-De Martino e avrebbe assunto un ruolo più rilevante all’interno del clan proprio per la parentela acquisita. Quando fu arrestato per la prima volta, nel 2018, sembrava più uno studente universitario che un affiliato. Allora i poliziotti del commissariato Ponticelli lo bloccarono a bordo di una macchina dentro cui c’era una pistola. Conducendo l’indagine per l’estorsione i carabinieri hanno accertato i legami sentimentali di 2 personaggi meno noti alle cronache: Germano Iavarone, fidanzato con la sorella di Prisco junior, e appunto Umberto Dello Iacolo, compagno della sorella di Antonio Nocerino, emergente di Ponticelli evocato più volte nell’inchiesta per l’estorsione al ristoratore di Volla, ma non indagato. Tra gli 11 destinatari della misura cautelare, infine, 2 sono fratelli (i De Martino “Xx”) e altri sono giovani di assoluta fiducia. Tutti comunque, da ritenere innocenti fino all’eventuale condanna definitiva.