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15 Settembre 2023 - 10:17
Truffa su uno dei bonus stanziati dal governo durante il Covid per sostenere alcune categorie lavorative particolarmente danneggiate dalle misure di lockdown: 17 persone sono state indagate dalla procura della Repubblica di Torre Annunziata per i reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico e sostituzione di persona. Il gip ha anche disposto il sequestro preventivo, per equivalente, di un importo fino a 109 mila e 400 euro, ammontare della truffa. L'inchiesta, condotta dal gruppo della guardia di finanza di Torre Annunziata, e' nata a seguito della denuncia di una donna che lamentava una truffa ai propri danni relativa all'indennita' a favore dei collaboratori sportivi, misura assistenziale di 600 euro mensili introdotta in epoca Covid-19 dal decreto 'Cura Italia'.
La donna aveva spiegato che, accedendo al proprio 'cassetto fiscale' telematico presente sul sito dell'Inps per acquisire la Certificazione Unica 2021, risultava destinataria di una ulteriore Certificazione unica emessa dalla Sport e Salute e Salute (ex Coni) inerente a redditi percepiti nel 2020 per un totale di 3200 euro come collaboratore presso una struttura sportiva ubicata in Massa Lubrense: la donna pero' non aveva mai lavorato in quel settore.
Dalle indagini si e' risaliti al titolare della struttura sportiva: e' emerso che l'uomo avrebbe perpetrato, con la complicita' di 16 persone, "una truffa sistematica finalizzata ad ottenere l'indennita' nei confronti di soggetti ignari, figuranti, a loro insaputa, quali richiedenti il beneficio alla societa' erogatrice". In particolare il sistema fraudolento avrebbe consentito l'indebita percezione dei contributi destinati ai collaboratori sportivi per un importo totale di 109.400 euro riferiti a 36 domande presentate. In sede di indagine la finanza ha sequestrato l'intera somma disposta dal gip, ripartita in 24.690 euro rinvenuti in contanti durante le perquisizioni:; 50.260,70 euro corrispondenti a disponibilita' giacenti sui rapporti finanziari riconducibili agli indagati nonche' un bene mobile registrato del valore di 34.449,30 euro di proprieta' del provinciale indagato. I 17 indagati hanno anche ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini preliminari, atto che apre il percorso per la fissazione dell'udienza preliminare.
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