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San Carlo, Lissner: «Sono qui solo per lavorare»

San Carlo, Lissner: «Sono qui solo per lavorare»

NAPOLI. «Non entro nel merito della questione giudiziaria su cui parlano i miei avvocati – dichiara Stéphane Lissner, sovrintendente del Teatro di San Carlo - sono qui solo per lavorare e riprendere un percorso che si è interrotto non per mia responsabilità. Sono molto motivato e tutte le istituzioni hanno in me un interlocutore pieno di entusiasmo». Conciso ma puntuale il sovrintendente Lissner alla rappresentazione per la ripresa in coda autunnale, della stagione lirica, della Madama Butterfly nella rilettura del regista Ferzan Özpetek. Un rientro atteso al quale non si è sottratto pur restando nella piena diplomazia dopo quanto accaduto in queste ultime settimane dopo che la magistratura gli ha dato ragione reintegrandolo ma, di fatto, costringendolo a dividere il “posto” con colui che il Governo aveva designato come sovrintendente: Carlo Fuortes. Si è trattenuto prima dell'inizio dell’opera in piedi al lato sinistro della platea, ricevendo saluti e strette di mano di dipendenti, è apparso sorridente ma fermo nel rifiutare interviste. L'opera che ha riaperto la stagione lirica 2022/23, un cartellone firmato proprio da Lissner, era stata presentato il 9 settembre da Carlo Fuortes nella sua prima uscita ufficiale da soprintendente. Lissner, sovrintendente dal 2000 del Massimo partenopeo, era stato messo in pensione. Il governo per favorire il ricambio al vertice della Rai, dove sedeva Carlo Fuortes, aveva adottato la norma per la quale i settantenni direttori di fondazioni liriche stranieri dovevano cedere le armi e andare in pensione. Nel caso di Lissner anche retroattivo. Pur tra le polemiche, Fuortes si era intanto insediato. Ma, come ampiamente preannunciato da Lissner, il ricordo al tribunale amministrativo era scontato. E questo è stato il colpo di scena. Il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso di Lissner e lo ha rimesso al suo posto. Ma Fuortes ha annunciato che non avrebbe lasciato il suo posto per il bene del teatro. Insomma, il caos. Dopo un frettoloso e breve Consiglio d'Indirizzo della fondazione San Carlo, presieduto dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, Lissner era stato reintegrato nel suo doppio ruolo di sovrintendente e direttore artistico. Il 15 settembre era già stato espletato il passaggio al ministero con la firma del ministro Gennaro Sangiuliano. Quasi in contemporanea la Fondazione aveva presentato il proprio reclamo in appello, con la previsione di tempi tecnici di circa un mese, dipenderà dal tempo che il tribunale del Lavoro di Napoli, il quale ha già assegnato a una sezione l’incartamento, ci metterà ad esaminare le corpose carte. Ci vorranno almeno 20/30 giorni perché sia fissata una data di udienza. Il tutto questo il rappresentante della Regione è assente da tempo seppure il presidente dell’Ente regionale, Vincenzo De Luca abbia chiaramente evidenziato la propria propensione a non appoggiare Lissner contro il quale si era più volte scagliato in questi anni.

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