Cerca

Cutolo (Mcl): «Giro di vite sulle morti bianche»

Cutolo (Mcl): «Giro di vite sulle morti bianche»

«E occorre affrontare con decisione il problema dell’abbandono scolastico». Confermato il presidente provinciale di Napoli del Movimento cristiano lavoratori

NAPOLI. Una «provocazione sulle morti bianche». E quella che lancia Michele Cutolo, confermato presidente provinciale di Napoli del Movimento cristiano lavoratori nell’assise partenopea. Nella squadra anche il vice Filippo Manzo e i membri del direttivo Antonio Buono, Amatore Sciesa, Antonio Capece e Giuseppe Moccia. «Oltre alle sanzioni per il datore di lavoro, se il dipendente non adempie alle misure di sicurezza, magari non indossando i dispositivi di protezione, sia penalizzato sul Tfr» dice. Ma Cutolo, nel corso della sua relazione, tocca anche il tema giovani: «I fenomeni di violenza delle ultime settimana chiamano in causa anche le istituzioni. Il decreto Caivano è stato un segnale positivo, ma quello dell’abbandono scolastico è un problema che va affrontato in maniera decisa perché altrimenti non faremo passi in avanti. Un segnale positivo, sotto il profilo occupazione, è stato il concorsone regionale che ha dato nuova linfa alle amministrazioni locali con l’immissione in organico di elevate professionalità».

Il presidente provinciale napoletano di Mcl sottolinea anche che «il nostro Movimento ascolta la voce del popolo, spesso anche oltre quelle che sono le proprie competenze. Attraverso il servizio civile da noi, tanti giovani si rendono conto che per noi la persona è il centro di tutto così come la chiesa con la quale siamo fidelizzati». Ma il vero tema, per Cutolo, è quello culturale e ricorre a un esempio: «Non è possibile che un napoletano o campano si comporti in una certe maniera fino a Roma e poi arrivato a Napoli diventa un’altra persona. Non è possibile, bisogna fare in modo che anche qui ci sia rispetto per la persona e la cosa pubblica. È inconcepibile che si possa assistere anche a cose come il lancio del sacchetto della spazzatura dal finestrino dell’auto. Non voglio generalizzare, sia chiaro, ma è un esempio che serve a far capire coe occorre un salto culturale in avanti per migliorare le cose».

A susseguirsi, dopo il saluto del rettore dell’Università Federico II, Matteo Lorito. anche gli interventi dei vertici dell’Unione industriali di Napoli con il presidente Costanzo Jannotti Pecci e Carlo Palmieri; i segretari generali campani della Uil, Giovanni Sgambati, e della Cisl, Gianpiero Tipaldi; il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola; il presidente della commissione bicamerale per gli Affari regionali, Francesco Silvestro; i consiglieri regionali Massimiliano Manfredi e Severino Nappi; il presidente della Conferenza episcopale campana, Antonio Di Donna. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, sottolinea che «viviamo un momento storico complicato, con divari che sono aumentati tra Nord e Sud del mondo. Questo deve portare a una riflessione, ovvero che non è possibile crescere senza ridurre le disparità partendo dai diritti fondamentali quali salute, lavoro, salario equo».

Non manca un saluto dell’arcivescovo emerito di Napoli, Crescenzio Sepe: «Il sottotitolo dell’iniziativa è “lavoro, responsabilità e passione”. Credo che questa terza parola racchiuda tutto, non è solo ecclesiastica ma rappresenta una realtà profondamente umana insista nella nostra vita. Se le cose non si fanno per passione è meglio lasciare perdere. Questo Movimento ha fatto della passione per il lavoro e la cristianità la propria dimensione».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori