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26 Settembre 2023 - 07:30
NAPOLI. È un quartiere che non trova mai pace, sempre in bilico tra vecchio e nuovo. Nemmeno il tempo di assestarsi che la camorra è di nuovo in fibrillazione. Secondo gli investigatori che si occupano di Ponticelli, infatti, ci sarebbero movimenti in corso sul versante anti De Micco, considerati al momento i più forti e presenti con il territorio. Ma la spaccatura con i De Martino culminata a inizio luglio nell’agguato a Ciro Naturale, non si sa se rientrata definitivamente, avrebbe ridato slancio e entusiasmo al fronte De Luca Bossa-Casella. Due ras con funzioni di reggenti sarebbero tornati nel quartiere e nelle strutture investigative dello Stato si teme che possano ricominciare i contrasti che hanno terrorizzato i residenti per circa due anni, sia pur a fasi alterne. Per stroncare sul nascere le velleità di rivincita del cartello dei De Luca Bossa, che comprende pure i Minichini, la polizia e i carabinieri monitorano quotidianamente la situazione e nelle ultime settimane hanno compiuto operazioni di controllo sua nel lotto 0 che in via Franciosa. In particolare i blitz sono scattati nelle zone delle piazze di spaccio, che come ormai tutti sanno il più delle volte sono “piazze” chiuse: box, scantinati, luoghi coperti. E’ emerso che le attività, anche se non funzionerebbero più a pieno regime, ancora vengono praticate. Non è finita: nell’analisi dello scenario camorristico di Ponticelli va considerata l’incognita dei D’Amico- “Fraulella”, secondo alcuni investigatori da non ritenere scomparsi completamente dalla scena. È vero che l’omicidio Costanzo ha eliminato colui che si opponeva più di tutti all’invasione dei De Micco nel parco Conocal, ma è pur vero che altri giovani della famiglia o parenti acquisiti potrebbero ereditarne il controllo. E con i “Bodo” non c’è pace possibile dopo la morte violenta di Nunzia D’Amico. Quindi anche quella parte del quartiere non sta vivendo un periodo di tranquillità. Lo dimostra l’ultimo grave episodio accaduto proprio nel Conocal, l’11 settembre scorso: nel giorno del 50esimo compleanno del boss detenuto Antonio D’Amico e pochi giorni dopo le voci circolate sui propositi di vendetta dei “Fraulella” dopo l’omicidio Costanzo, il clan De Micco secondo gli investigatori avrebbe messo a segno un altro attacco. Anche se non è ancora chiaro se sia trattato di un agguato fallito o di una super stesa con 21 proiettili esplosi, di certo l’incursione notturna in via Al Chiaro di Luna non è stata un’intimidazione qualsiasi. Tanto più che appena quattro giorni prima avrebbe festeggiato la nascita, se non fosse stata trucidata sotto casa a ottobre 2015, la ras Annunziata D’Amico. E uno stretto congiunto ha pubblicato un video tributo in cui la frase “vendicheremo i giorni tristi” risuonerebbe come un sinistro avvertimento agli odiati nemici. A rendere la situazione ancora più incandescente c’è stata anche la recente scarcerazione di uno dei figli della “Passilona”, che si aggiunge a quelle nelle file dei De Luca e dei Casella. Perciò tra le forze dell’ordine è suonato l’allarme.
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