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28 Settembre 2023 - 09:17
È una nuova sede della pasticceria Scaturchio ad essere stata bloccata dal Comune di Napoli in via San Gregorio Armeno. Una decisione, quella presa dal Comune, in linea con la delibera varata a luglio per il blocco a nuove aperture di attività di food and beverage nell’area del centro storico. A far discutere, però, è il marchio storico del locale a cui è stata bloccata l’apertura: Scaturchio. Ma andiamo con ordine.
L’INTERVENTO DEI VIGILI. È martedi mattina quando avviene la prima concreta applicazione della nuova disciplina voluta dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi a tutela del centro storico Unesco. Gli uffici comunali, in applicazione della norma adottata per limitare il proliferarsi di friggitorie e pizzetterie nel centro storico di Napoli, hanno impedito l'apertura di un'attività di somministrazione di alimenti e bevande in via San Gregorio Armeno, la "”trada dei presepi” nel cuore del centro antico partenopeo. «Tale zona, a vocazione storicamente artigianale per la presenza dei presepiai - sottolinea il Comune di Napoli - è particolarmente protetta dalla disciplina del commercio entrata in vigore a fine luglio 2023. La Scia presentata risulta infatti inefficace poiché non è prevista alcuna norma transitoria per la zona di specifica tutela di San Gregorio Armeno». Nella strada, tra le più frequentate dai turisti, il blocco triennale per le nuove aperture riguarda tutte le attività che non sono direttamente connesse alla produzione o vendita legata alla lavorazione artigianale dei pastori, in modo da preservarne l'autenticità.
LA POLEMICA. Non tutti, però, sono d’accordo con la scelta di impedire a un marchio storico come Scaturchio di poter aprire al centro storico. E non solo. Potrebbe essere pronta anche una sfida giudiziaria perchè Scaturchio potrebbe ricorrere al Tar. È quanto emerge anche dalle dichiarazioni di Alessandro Limatola e Achille Capone, rispettivamente segretario generale e provinciale della Claai, l'associazione dell'artigianato e della piccola e media impresa della Campania. «Siamo pertanto vicini alla famiglia Normale, che ora dovrà rivolgersi al Tar per ottenere la riapertura del punto vendita a San Gregorio Armeno», dicono. Per gli esponenti del Claai «la delibera varata lo scorso luglio dall'assessore al commercio del Comune Teresa Armato sullo stop alla somministrazione di cibo e bevande in 62 strade del centro storico, dovrebbe essere più chiara. Alla luce della chiusura ieri mattina del nuovo locale di uno dei marchi più noti della zona come Scaturchio, dovrebbe tenere conto dell'attività di imprese che sono storiche. Evidentemente i tecnici degli uffici comunali dovrebbero utilizzare un linguaggio più semplice nella stesura delle delibere, evitando il solito "burocratese" che danneggia poi le attività imprenditoriali».
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