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L'idea del sottosegretario Ostellari: «Introdurre il reato di stesa»

L'idea del sottosegretario Ostellari: «Introdurre il reato di stesa»

Introddure un reato ad hoc per le stese. È l’idea nuova del Governo annunciata da Andrea Ostellari, sottosegretario alla Giustizia. L’annuncio è arrivato ieri dopo un incontro con Daniela Di Maggio, la madre di Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista ucciso in piazza Municipio. «Ho ricevuto Daniela Di Maggio, madre del giovane musicista Giovanbattista Cutolo, trucidato a Napoli senza alcuna pietà. Le ho espresso le più sentite condoglianze per un fatto che lei stessa ha correttamente definito un crimine contro l'umanità. La signora Di Maggio è una donna determinata e coraggiosa, a cui lo Stato deve risposte», le parole di  Ostellari al termine dell’incontro. Ed ecco le risposte che Ostellari vuole dare: «Chi uccide un innocente deve essere adeguatamente punito. Riteniamo anche necessario valutare l'opportunità di una serie di interventi. Fra questi sottolineo l'aggravamento delle pene per chi si macchia di crimini gravissimi e l'istituzione di una fattispecie autonoma di reato per colpire quanti commettono scorribande armate a scopo intimidatorio, dette stese, attraverso l'uso di armi da fuoco o atte ad offendere». «Lo Stato è dalla parte dei Cutolo e di tante famiglie distrutte dalla criminalità. È chiaro il messaggio che arriva dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari», il commento del senatore campano della Lega Gianluca Cantalamessa seconco cui «Giovanbattista non doveva morire, aveva una vita davanti, come tanti giovani prima di lui. Per questo sosteniamo la battaglia di giustizia per prevedere nel nostro codice il reato di stesa: pene certe per chi è protagonista di scorribande armate e mette in pericolo la vita dei nostri ragazzi in città».

LA BORSA DI STUDIO. Intanto l'associazione ex consiglieri della Regione Campania Arec è ha annunciato ieri l'apertura del bando per l'ottava edizione delle quattro prestigiose borse di studio, destinate agli studenti di canto e di strumento, presso il Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli. Queste borse di studio, del valore di € 500,00 ciascuna, rappresentano un importante riconoscimento per gli studenti di talento che desiderano perseguire una carriera nell'ambito musicale. Ciò che rende quest'annuncio ancor più speciale è il nostro impegno a preservare la memoria del giovane musicista Giovan Battista Cutol. I n considerazione dei legami storici e speciali tra l’Arec e il Conservatorio San Pietro a Maiella, dove il giovane Cutolo aveva studiato e mantenuto rapporti stretti, «abbiamo deciso di onorare la sua memoria con una quinta borsa di studio», spiegano il presidente Carmine Iodice ed i componenti dell'ufficio di presidenza Nando Morra, Francesco Bianco, Bruno Esposito e Enzo Cappello. 

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