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30 Settembre 2023 - 09:35
Ha aperto per meno di 24 ore, ha chiuso, ha riaperto, almeno fino al 24 ottobre. La celebre pasticceria Scaturchio, per la sua sede in via San Gregorio Armeno, ha vissuto momenti spasmodici. La decisione di chiuderla è stata presa a seguito di un blitz dei vigili urbani in ottemperanza a una delibera della giunta del sindaco Manfredi nel mese di luglio di quest'anno con la quale si stabiliva che in via San Gregorio Armeno è consentito aprire solo attività a tema presepiale. Tuttavia, la società Opera Café, che gestisce i quattro locali di Scaturchio a Napoli, dopo aver espresso forte dissenso riguardo a questa decisione è ricorsa al Tar. Attraverso l'avvocato Gian Luca Lemmo, ha sottolineato che la decisione è ingiusta, in quanto il locale era stato affittato già nell'aprile precedente all'emanazione della delibera di luglio. Scaturchio ha quindi “fatto le corse” per presentare la richiesta di inizio attività per aprire la pasticceria accanto ai presepi in regime transitorio. Il Tar h quindi a deciso a favore di Scaturchio, sospeso temporaneamente il provvedimento del Comune e consentito la riapertura del locale almeno fino al 24 ottobre, data in cui si terrà la camera di consiglio per esaminare il merito. La vicenda ha suscitato un acceso dibattito sulla sostenibilità del commercio locale a San Gregorio Armeno. Le Botteghe di San Gregorio Armeno hanno lanciato una petizione al Comune di Napoli, con l'obiettivo di preservare l'identità culturale e artigianale della via. «Tantissimi cittadini e residenti ci hanno contattato in questi giorni perché spaventati dal fatto che, anche San Gregorio Armeno rischia di non essere più la via dell’artigianato e del commercio presepiale napoletano, perdendo di conseguenza un’altra grande ricchezza del territorio – dichiara il presidente delle Botteghe di San Gregorio Armeno, Vincenzo Capuano (nella foto), a nome di tutti gli artigiani e commercianti presepiali -. Noi riconosciamo in Scaturchio un’eccellenza napoletana e un difensore dell’arte della nostra pasticceria, altro grande vanto, ma li invitiamo proprio per questo a capire che San Gregorio Armeno è l’ultimo baluardo dell’artigianato napoletano, una piccola via diventata una vetrina di Napoli sul mondo. Sarebbe veramente un peccato se perdessimo un’altra ricchezza così grande, come è successo con le vie dei libri, degli strumenti musicali. Proprio per questo motivo abbiamo lanciato una petizione, su richiesta di cittadini e commercianti, al Comune di Napoli, per bloccare l’apertura di tutti i locali alimentari e di altre specie, non attinenti al presepe napoletano. Saremmo i primi a dare un supporto alla famosa pasticceria Napoletana, che offre tanto lavoro ai nostri ragazzi, e se aprisse nelle zone anche adiacenti la via dei Presepi, la quale deve rimanere tale. Sappiamo già di altri negozi alimentari che vogliono aprire a San Gregorio Armeno» conclude Capuano.
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