Tutte le novità
03 Ottobre 2023 - 10:32
NAPOLI. Fiumi di droga tra Napoli e Caivano, per i narcos del cartello criminale Fucito-Iaccarino imputati a piede libero arriva la prima stangata giudiziaria. Il processo scaturito dalla retata messa a segno a settembre 2019 si è concluso ieri pomeriggio con un verdetto a dir poco severo: 15 condanne, per un totale di oltre 230 anni di reclusione. Pene di assoluta consistenza, dunque, quelle inflitte dalla Seconda sezione penale del tribunale di Napoli Nord. Tra queste spicca senz’altro quella rimediata dalla capopiazza Antonietta Ruggiano, madre del ras Pasquale Fucito “’o marziano”, che ha incassato ben 24 anni di carcere. Non sono però mancati alcuni, inattesi colpi di scena, come l’assoluzione disposta per Michele Culierso, detto “’o ragioniere”, zio e presunto braccio destro di Fucito. Questo, nel dettaglio, il verdetto pronunciato ieri al termine del processo celebrato con la formula del rito ordinario: Mario Amaro, 16 anni e 8 mesi di reclusione; Antonio Andreozzi, 16 anni e 8 mesi; Alfonso Crisci, 12 anni; Giovanni Fucito, 14 anni; Rosaria Fucito, 14 anni; Giuseppe Gelato, 16 anni e 8 mesi; Angela Iaccarino, 14 anni; Assunta Iaccarino, 18 anni; Ernesto Iaccarino, 14 anni; Giuseppe Iaccarino, 20 anni; Patrizia Iaccarino, 14 anni; Raffaele Odesco, 12 anni; Anna Ruggiano, 14 anni; Antonietta Ruggiano, 24 anni; e Mario Salvati, 12 anni. I giudici hanno poi stabilito di non doversi procedere nei confronti di Carmine Iaccarino, nel frattempo deceduto, mentre hanno dichiarato prescritti, previa riqualificazione del fatto, nei confronti di Carmela Antonaccio e Filomena Culierso. Assolti invece per non aver commesso il fatto Michele Culierso (per il quale erano stati chiesti 14 anni di carcere), difeso di fiducia dall’avvocato Rocco Maria Spina, Giuseppina Amaro e Rosa Salvati, difesa invece dall’avvocato Maurizio Capozzi. Al netto delle tre assoluzioni, l’inchiesta ha però ampiamente retto il vaglio dei giudici di primo grado, come confermano gli oltre due secoli di reclusione inflitti. L’attività d’indagine risaliva al periodo compreso tra il 16 maggio 2007 e il 4 aprile 2008; in questo periodo la polizia giudiziaria aveva accertato l’esistenza di un’incessante attività di spaccio di sostanze stupefacenti nella zona del Parco Verde di Caivano, riscontrata dai numerosi sequestri di sostanze illecite effettuati. Il gruppo, composto da almeno 20 persone, si occupava, con precisa suddivisione di ruoli e compiti, dell’acquisto, del confezionamento e del successivo smercio delle sostanze. L’attività investigativa individuava in Carmine Iaccarino e Antonietta Ruggiano i promotori e organizzatori dell’attività di acquisto e smercio. A fornire la sostanza stupefacente ci sarebbe stato Pasquale Vaccarella. Il traporto della droga era stato affidato a Anna Ruggiano e Rosa Salvati, che poi si preoccupavano anche della distribuzione nelle piazze di spaccio. Il ruolo di custodire i proventi dello spaccio, era affidato a Carmela Antonaccio, mentre i pusher erano Mario Amaro e Raffaele Odesco.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo