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06 Ottobre 2023 - 08:32
NAPOLI. Agguato con giallo nella sempre più problematica periferia est di Napoli, dove nella prima serata di ieri si è consumato l’ennesimo spargimento di sangue. Ad avere la peggio è stato Niccolò Falanga, 22 anni, centrato alla spalla da un colpo di pistola. Accompagnato da alcuni conoscenti al pronto soccorso dell’ospedale Villa Betania, il ragazzo è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, dopo il quale è rimasto ricoverato: le sue condizioni non sarebbero però preoccupanti e, secondo i sanitari, non sarebbe in pericolo di vita. Le indagini sul caso sono intanto già scattate e sono state affidate alla polizia. Gli investigatori stanno lavorando a tutto campo e non escludono alcuna ipotesi. Stando però a quanto riferito dalla vittima, l’agguato sarebbe scattato al confine in un distributore di benzina a Gianturco al culmine di un tentativo di rapina ai suoi danni. Il giovane avrebbe opposto resistenza e uno degli uomini del commando avrebbe fatto fuoco contro di lui centrandolo al torace. Una versione, quella fornita dal giovane, che non sembra però convincere fino in fondo gli investigatori, che pensano si tratti di un agguato di stampo mafioso. La vittima, infatti, incensurata, sarebbe imparentata con esponenti di spicco del clan Mazzarella. Nell’area Est, ormai da mesi, sono in corso gravi fibrillazioni che vedono protagoniste le nuove leve della mala dei rispettivi quartieri. Appena un paio di settimane fa un commando di sicari è entrato in azione nel fortino del clan D’Amico, confermando il parco Conocal come l’epicentro del nuovo terremoto camorristico in atto a Ponticelli. Nel giorno del 50esimo compleanno del boss detenuto Antonio D’Amico e pochi giorni dopo le voci circolate sui propositi di vendetta dei “Fraulella” per l’omicidio di Vincenzo Costanzo “Ciculill”, il clan De Micco, secondo gli investigatori, avrebbe messo a segno un altro attacco. Anche se non è ancora chiaro se sia trattato di un agguato fallito o di una super stesa con 21 proiettili esplosi, di certo l’incursione notturna in via Al Chiaro di Luna non è un’intimidazione qualsiasi. Tanto più che appena quattro giorni fa avrebbe festeggiato la nascita, se non fosse stata trucidata sotto casa a ottobre 2015, la ras Annunziata D’Amico. E uno dei congiunti ha pubblicato un video tributo alla madre in cui la frase “vendicheremo i giorni tristi” risuonerebbe come un avvertimento agli odiati nemici di camorra. A rendere la situazione ancora più incandescente c’è stata anche la recente scarcerazione di uno dei figli della “Passilona”. Erano l’una circa quando i carabinieri sono intervenuti in via Al Chiaro di Luna per l’esplosione di colpi d’arma da fuoco. Sul posto sono stati repertati 21 bossoli di vario calibro, a dimostrazione che hanno fatto fuoco più pistole. Nessuno è rimasto ferito, ma è stata sequestrata una Fiat “Panda” con un’ogiva conficcata nella carrozzeria e il lunotto posteriore infranto. Pochi giorni dopo è stata un’altra sparatoria e nel raid erano rimaste danneggiate tre auto.
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