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10 Ottobre 2023 - 11:45
Avrebbero avvicinato imprenditori aggiudicatari di lavori pubblici del Comune di Caivano per riscuotere somme da consegnare al clan e una parte del denaro veniva intascata direttamente da loro. È quanto ricostruito nel corso delle indagini che stamani all'alba ha portato all'arresto di 9 persone da parte dei Carabinieri del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna.
Tra gli arrestati Antonio Angelino, esponente dell'omonimo clan operante sul territorio; Giovanni Cipolletti, Massimiliano Volpicelli, Martino Pezzella, Raffaele Bervicato, Raffaele Lionello, Domenico Galdiero. L'accusa è di corruzione: in manette, tra i nove, l'ex assessore ai lavori pubblici del Comune in provincia di Napoli, Carmine Peluso, Giovanbattista Alibrico, ex consigliere di maggioranza, Armando Falco, segretario cittadino di Italia Viva.
Il Comune di Caivano è stato sciolto, la scorsa estate, per le dimissioni della maggioranza dei consiglieri. Dallo stesso mese, il Comune è retto da un commissario prefettizio. Secondo l'ipotesi accusatoria, i tre indagati facevano anche da tramite con il clan: informavano Giovanni Cipoletti, Massimiliano Volpicelli e Antonio Angelino su quali erano le aziende vincitrici degli appalti pubblici ed erano gli "intermediari" tra gli imprenditori e gli esponenti del clan, "concordando anche l'importo delle quote estorsive".
Inoltre, stando alle indagini, "condizionavano lo svolgimento e l'afidamento delle gare" per i lavori pubblici del Comune di Caivano, "provvedendo con la cooperazione del dirigente del settore lavori pubblici del Comune, Vincenzo Zampella", anche lui tra i destinatari del provvedimento di oggi, "a favorire l'affidamento dei lavori a ditte compiacenti, anche attraverso determine motivate ingiustificatamente dalla somma urgenza degli interventi o attraverso gare oggetto di turbative".
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