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14 Ottobre 2023 - 08:54
Aveva ancora un debito con la giustizia e così il ras dei Quartieri Spagnoli Ciro Mariano è tornato clamorosamente dietro le sbarre quando pensava di godersi la vecchiaia tranquillamente a casa. Deve scontare una condanna definitiva all’ergastolo per un vecchio omicidio, sfociata in un ordine di carcerazione emesso dalla procura generale di Napoli (retta dal procuratore generale Antonio Gialanella) e notificato 3 giorni al destinatario dai poliziotti della squadra mobile della questura e dai carabinieri del comando provinciale. Per il 68enne “picuozzo”, camorrista-poeta negli ultimi tempi protagonista anche su Tik Tok, è stato un fulmine a ciel sereno. Gli investigatori in borghese sono andati a prelevarlo nella sua abitazione ai Cariati, conducendolo dopo le formalità burocratiche al carcere. Era in libertà vigilata da aprile 2018 dopo 31 anni di detenzione ininterrotta e dal 2021 completamente libero. Ma nel frattempo sono emerse le nuove pendenze giudiziarie. Ciro Mariano ha fatto la storia della camorra dei Quartieri Spagnoli. Dopo ben 31 anni è tornato casa con la prospettiva certa di non dover tornare in carcere a breve (e manco in futuro se non violerà il codice penale), come nell’unico caso in cui aveva usufruito di un permesso premio. E nelle stradine a ridosso di Toledo e corso Vittorio Emanuele è stato accolto con grande affetto, commozione e lacrime di gioia di familiari e amici di vecchia data, tra cui affiliati dell’epoca al clan che lui fondò e poi è stato gestito da altri, ultimo dei quali il fratello Marco. Nel 2016, suo malgrado, Ciro Mariano fu protagonista di una storia atipica, per certi versi clamorosa. Aveva già preparato la valigia quando arrivò la doccia gelata: un provvedimento della procura presso l’ufficio esecuzioni con cui gli notificavano che doveva restare dietro le sbarre per altri due anni e mezzo. Un ricalcolo del cumulo di pena da scontare, contestato immediatamente ma inutilmente dalla difesa. Ai Quartieri Spagnoli erano pronti a festeggiare e dovettero rimandare, come invece non è successo stavolta. Sposato con cinque figli, vedovo dall’anno scorso, Ciro Mariano è stato protagonista delle due più sanguinose guerre di camorra dei Quartieri Spagnoli: prima contro i Di Biasi, i “Faiano”, e poi contro gli scissionisti dal suo clan guidati da Antonio Ranieri “Polifemo” e Salvatore Cardillo detto “Beckembauer”. Omicidi, agguati e sparatorie, tra cui la strage del “venerdì santo”, hanno portato ad arresti, condanne all’ergastolo e allo scompaginamento delle cosche “quartierane”, sempre però capaci di rialzarsi. Già ad agosto del 2015 Ciro Mariano stava per tornare a casa, in quel caso in permesso premio. Nella richiesta era indicato anche il periodo di permanenza a Napoli, poco più di una settimana. Ma la polizia, in particolare gli investigatori del commissariato Montecalvario, bocciò inesorabilmente i desideri dell’allora 62enne pregiudicato. Nel 2018 il ritorno a casa, tra due ali di folla festante.
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