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14 Ottobre 2023 - 08:58
NAPOLI. «In maniera fortuita ho fatto cadere il bicchiere e un po’ di birra è finita sulla scarpa del ragazzo che poi ha sparato. Gli ho chiesto scusa, ma lui aveva un atteggiamento aggressivo. Ho cercato di evitare la discussione ma mentre mi allontanavo, senza farlo apposta, gli ho calpestato la stessa scarpa. Allora lui ha iniziato a rimproverarmi, asserendo che gli avevo fatto un danno di 1000 euro. Mi sono innervosito e gli ho detto che gliene avrei comprato 10 paia. Lui mentre litigavamo si è allontanato per poi tornare e qualcuno ha notato che aveva qualcosa sotto al giubbino. “È armato”, ha esclamato un amico minorenne che era con il nostro gruppo. C’è stato un fuggi fuggi generale e i mei amici l’hanno inseguito». Una delle testimonianze più importanti, nel ricostruire la tragica notte culminata nell’omicidio di Francesco Pio Maimone (nella foto a sinistra), è quella del giovane che litigò con Francesco Pio Valda (presunto assassino, da ritenere innocente fino a eventuale condanna definitiva, nella foto a destra) per la birra su una scarpa. Successivamente il 21enne di Barra tornò agli chalet con una pistola (mai ritrovata) e sparò verso il gruppo di amici del coetaneo con cui aveva avuto il diverbio. In 7, tra cui 4 familiari, avrebbero aiutato Francesco Pio Valda a fuggire e nascondere la pistola utilizzata per l’omicidio di Francesco Pio Maimone. I poliziotti della ”Omicidi” della Squadra mobile della quesstura (dirigente Alfredo Fabbrocini, vice questore aggiunto Luigi Vissicchio) li hanno arrestati: Salvatore Mancini: Giuseppe Perna (zio di Valda); Pasquale Saiz; Rocco Sorrentino; Giuseppina Valda (sorella); Giuseppina Niglio (nonna), e Alessandra Clemente (cugina). Tutti residenti a Barra, dovranno rispondere anche dell’aggravante delle modalità mafiose e sono assistiti dagli avvocati Antonio Iavarone, Ciro De Martino, Onofrio Annunziata e Carlo Ercolino.
MINACCE DI MORTE AI PARENTI DI MAIMONE SU TIK TOK. Intanto, dopo gli arresti di amici e parenti di Valda, minacce di morte su TikTok sono state rivolte da un profilo anonimo a un parente di Francesco Pio Maimone. Uno dei parenti della vittima ha pubblicato un video a tempo sul social con il quale ha chiesto giustizia per Francesco Pio Maimone e poco dopo, in risposta a una sua considerazione sulla pena da infliggere al responsabile dell'omicidio è stato pubblicato un commento minaccioso in dialetto da un profilo anonimo: «Sei uno scemo ma non farti acchiappare che ti facciamo fare la stessa fine».
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