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16 Ottobre 2023 - 08:31
La truffa del finto nipote aveva una base operativa nel centro di Napoli, dove arrivavano anche gli incassi e fungeva da centrale telefonica. I carabinieri della compagnia di Napoli Centro hanno eseguito una misura cautelare personale emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della settima sezione (Sicurezza urbana) della Procura partenopea nei confronti di 5 persone, tra cui un uomo attualmente ricercato.
Associazione per delinquere finalizzata alle truffe in danno di anziani è il reato contestato ai cinque indagati, nel corso di indagini condotte dal maggio del 2020 fino all'estate del 2021 grazie anche all'installazione di alcune telecamere. I cinque, secondo l'accusa, erano "specializzati" nella truffa agli anziani con la tecnica del ''finto nipote''.
I carabinieri, coordinati dalla Procura di Napoli, hanno potuto documentare la realizzazione di 25 episodi di truffa (5 tentati e 20 consumati) tra le province di Napoli, Caserta, Salerno e Latina da parte degli indagati che avrebbero ricoperto specifici ruoli e compiti all'interno dell'associazione.
Durante le indagini preliminari è stata individuata una base logistica adibita anche a ''centrale telefonica'' nel centro storico di Napoli da dove gli indagati contattavano le anziane vittime fornendo poi tutte le indicazioni ai finti corrieri per la consumazione del reato. Nel corso dell'attività d'indagine sono state arrestate altre 5 persone (non figuranti tra i destinatari della misura cautelare in esame) colte in flagranza di reato e sequestrati 11mila euro in contanti e preziosi vari provento delle truffe e restituiti alle anziane vittime.
IL QUINTO UOMO. Catturato anche il quinto uomo della banda. Secondo la ricostruzione degli investigatori, a capo dell'organizzazione ci sarebbe un 27enne che si sarebbe avvalso di quattro collaboratori per pianificare le truffe. Risultano indagate in totale 14 persone, tutte con ruoli differenti. La centrale operativa è stata individuata dai carabinieri in via Duomo, centro storico di Napoli, a casa del 27enne. Era lui a gestire le utenze telefoniche dalle quali partivano le truffe del finto nipote e l'incontro del finto corriere. Accanto a lui, almeno quattro persone avrebbero organizzato l'intero gruppo, recuperando soldi e mezzi per gli spostamenti, coordinando gli altri indagati. Da Napoli, il gruppo avrebbe organizzato trasferte per truffare anziani da Gaeta (Latina) a Castellabate (Salerno), passando per Caserta, Acerra, Volla, Torre del Greco e Castellammare di Stabia, fino a Piano di Sorrento e Sorrento.
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