Cerca

L'ex autista della Dda: «Devo dare una svolta alla mia vita»

L'ex autista della Dda: «Devo dare una svolta alla mia vita»

NAPOLI. C’è anche un colletto bianco, con un ruolo particolare, tra i destinatari della misura cautelare. Si tratta di un dipendente del ministero di Grazia e giustizia attualmente sospeso, in passato autista assegnato a magistrati della Dda: Gennaro Rizzo, napoletano incensurato. Risponde (ferma restando la presunzione d’innocenza per tutti gli indagati fino all’eventuale condanna definitiva) di concorso esterno all’associazione per delinquere di stampo camorristico “denominata Di Lauro”. Lo stesso capo d’imputazione che riguarda anche Mario Castelli, suo nipote, e Pietro Granata detto “Paolo”, entrambi consulenti finanziari anch’essi senza precedenti penali. In particolare Gennaro Rizzo è accusato di essersi messo «a disposizione nel compiere attività illecite a servizio del clan, quale acquisizione di informazioni riservate presso gli uffici giudiziari di Napoli, offrendosi quale prestanome di attività attraverso se stesso e i suoi congiunti o rendendosi disponibile a commettere rapine funzionali al finanziamento del clan», circostanza che (va sottolineato) non è mai avvenuta. Gli inquirenti hanno cominciato a interessarsi di lui sentendolo in alcune conversazioni intercettate che indicherebbero un rapporto molto stretto con Vincenzo Di Lauro, auguri di buon onomastico a parte. Gennaro Rizzo, secondo la ricostruzione della procura antimafia e dei carabinieri (Nucleo investigativo di Napoli e Ros), aveva trovato in Gennaro Nocera, indagato accostato alla Vanella Grassi senza però legami organici con il clan, l’opportunità di realizzare ingenti guadagni nell’ambito delle società di sicurezza private. Ma non solo: il conducente di automezzi avrebbe avuto condivisione di interessi con un certo “Diego”, identificato dagli inquirenti per Diego Leone, cognato di Vincenzo Di Lauro, personaggio principale dell’inchiesta. In un’occasione il dipendente del ministero, parlando al telefono con Gennaro Nocera, fece riferimento a un contratto d’affitto da proporre a una “dottoressa”. Gennaro: «Senti, non ti dimenticare quel fatto che mi interessa perché devo dare una svolta alla mia vita. Devo fare una cosa di soldi». Nocera risponde quindi: «Non ti preoccupare ’o zì». Ancora Rizzo: «Perché Diego pure mi disse che mi voleva vedere. Io sai ho pensato Gè (Gennaro, ndr), nel caso... quando andiamo dall’avvocato ti faccio vedere qual è la zona». Rizzo conclude quindi: «Meglio ancora».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori