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Punteggi e soldi ai prof di frontiera

Punteggi e soldi ai prof di frontiera

CAIVANO. «Noi abbiamo un altro dramma: quello della fuga dalle aree più difficili. Nessuno vuole andare a insegnare e io ammiro e apprezzo quei docenti che sino a oggi hanno svolto direi eroicamente le loro funzioni, il loro servizio, in aree difficili del nostro Paese. Dobbiamo incentivarli con risorse, anche con punteggio aggiuntivo: vai in certe aree di frontiera, avrai un punteggio aggiuntivo». Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in audizione in Commissione Periferie alla Camera. «È la prima volta che si fa in Italia un protocollo sottoscritto da cinque scuole di Caivano e dal ministero per la realizzazione di tutta una serie di progetti con scambi di risorse umane e didattiche», ribadisce Valdidara. E “riprende” il tasto dolente: « Sono ben note a tutti le condizioni di drammatica differenza per quanto riguarda gli esiti formativi dei giovani che vivono in determinate zone del Mezzogiorno rispetto ad altri posti. Questi sono divari inaccettabili che privano del futuro e delle prospettive lavorative. Per riunire l’Italia bisogna par0tire dalla scuola». «Certo - aggiunge il ministro - la condizione sociale è fortemente collegata alla ridotta disponibilità economica ed è per questo che abbiamo stanziato ingenti somme di denaro per sussidio sociale e psicologico per le zone di frontiera. In alcune di queste ci sono stato personalmente, come Caivano, nella Locride ma anche in un quartiere di Ostia. Ho trovato uno straordinario entusiasmo da parte dei giovani e delle persone. Io credo che, ringraziando per lo straordinario lavoro che fanno le forze dell’ordine, dobbiamo comunque riconoscere che se vogliamo salvare alcune parti d’Italia dobbiamo farlo attraverso le scuole». «L’agenda del Sud, il nostro nuovo progetto - conclude il ministro - nasce per le scuole del Mezzogiorno che attraverso le prove invalsi sono risultate più disagiate» rispetto a tante altre. L’altra significativa novità arriva dalla ministra della Università, Maria Bernini: «Il Miur è a Caivano, ed è a Caivano per restarci. Si svolgerà a Caivano, entro la fine dell’anno, un festival dell’Arte e della Scienza tra le misure messe in campo dal Governo per portare tra i giovani del posto esempi da emulare». Bernini sottolinea altresì che sono stati stanziati 5 milioni di euro «per la rigenerazione di edifici sparsi» sul territorio da utilizzare da parte delle Università campane che metteranno anche in campo “percorsi di orientamento” finalizzati alla formazione dei giovani, al benessere psicologico, a promuovere il loro “talento” anche in campo artistico. La ministra Bernini ha inoltre ricordato che il 13 ottobre si è intrapreso un percorso per arrivare a «un patto di comunità territoriale», come previsto dal decreto Caivano, per sottrarre all’influenza della criminalità organizzata le «nuove generazioni e il loro futuro». Interviene il viceministro del Lavoro e delle politiche sociali, Maria Teresa Bellucci (Fdi), che è anche la prima psicologa e psicoterapeuta che siede all’interno di una compagine di Governo: «Se ci fermiamo ad analizzare la legge 285 (il Fondo nazionale per l’infanzia e l’adolescenza), una legge importante che è del 1997, ci sono delle punte di caduta e di criticità - spiega - Ma c’è un tema che sicuramente è legato all’utilizzo di quelle risorse da parte degli enti locali: i fondi, ad assetto variabile vengono destinati, ma a volte Comuni o Ambiti territoriali sociali hanno più difficoltà ad utilizzare quelle risorse, Caivano ne è uno tra tutti di esempio». Intanto si è insediata la commissione straordinaria al Comune dopo lo scioglimento: «Qui c’è una prioritaria finalità di ripristino della legalità sul territorio - sottolinea il viceprefetto Simona Calcaterra - e quindi il punto di partenza sarà quello. Ci insediamo e il panorama si chiarirà sempre più nei prossimi giorni, siamo al punto di partenza e sappiamo che questa è una realtà sulla quale c’è tanto da fare a 360 gradi». Gli altri due commissari sono insieme a Filippo Dispenza, prefetto a riposo, e Maurizio Alicandro, dirigente di seconda fascia a riposo

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