Tutte le novità
20 Ottobre 2023 - 10:11
Ucciso a colpi di pistola per gelosia, invocata in appello l’aggravante mafiosa. In primo grado il killer reo confesso Antonio Felli aveva rimediato 20 anni, la Procura voleva l’ergastolo
NAPOLI. Ammazzato a colpi di pistola al culmine di una maledetta lite per banali questioni di gelosia, la pubblica accusa non molla la presa e, dopo il verdetto soft arrivato in primo grado, tenta il nuovo affondo per il presunto killer Antonio Felli (nel riquadro), fin qui condannato a vent’anni di carcere per l’omicidio di Gianluca Coppola (nella foto). Ebbene, ieri mattina il processo di secondo grado è entrato nella fase clou con la requisitoria del procuratore generale, che ha chiesto alla Corte d’assise appello di Napoli di riconoscere per l’imputato l’aggravante del metodo mafioso: aggravante che, vale la pena ricordarlo, in primo grado era stata invece esclusa nonostante il parere contrario del pubblico ministero, il quale aveva invece invocato la pena dell’ergastolo.
L’udienza celebrata ieri mattina è stata poi caratterizzata dagli interventi degli avvocati di parte civile (tra cui il penalista Alfonso Liccardo), che hanno chiesto la rinnovazione del dibattimento con l’escussione di un testimone oculare: l’istanza per il momento è stata però respinta. Il processo riprenderà il 2 novembre con la discussione dell’avvocato Dario Carmine Procentese, difensore di Antonio Felli, chiamato a limitare ancora una volta i “danni” per il proprio assistito. Pesantissima, infatti, l’accusa da cui Antonio Felli, cugino del ras dei Moccia Sabatino Felli, dovrà ancora difendersi: Il 30enne reo confesso l’8 aprile 2021 aveva ripetutamente sparato contro Gianluca Coppola, il ragazzo di 27 anni di Casoria ferito e deceduto 40 giorni dopo all’ospedale Cardarelli. La Corte d’assise di Napoli aveva però escluso l’aggravante mafiosa e quella dei futili motivi, condannando il giovane a 20 anni per omicidio, porto d’armi e minacce.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo