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San Carlo, contratto e precari: salta la prima del “Maometto II”

San Carlo, contratto e precari: salta la prima del “Maometto II”

NAPOLI. Siano arrivati ai cosiddetti “ferri corti” e dopo l’assaggio dell’altro giorno con un sit-in davanti al Lirico ieri è stato ufficializzato che salta il debutto di “Maometto II” di Gioachino Rossini al San Carlo previsto il 25 ottobre. «La Fondazione Teatro di San Carlo hanno detto dal Massimo comunica che, in seguito all'adesione dei lavoratori allo sciopero nazionale indetto per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro delle Fondazioni Lirico Sinfoniche, non è in grado di garantire il regolare svolgimento della recita di Maometto II prevista per mercoledì». Il teatro comunica anche che è possibile convertire il titolo d'ingresso sulle altre recite in programma (previste fino al 5 novembre), oppure chiedere il rimborso.

L'Anfols (Associazione Nazionale Fondazioni Lirico-Sinfoniche) aveva espresso ancora l’altra sera «il proprio disappunto» per la dichiarazione dello sciopero nazionale, che farebbe saltare varie “prime”, da parte delle Segreterie Nazionali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uilcom, Fials Cisal ricordando «la proposta ben definita in merito al rinnovo del Ccnl di categoria, alla quale si attende una risposta chiara da parte sindacale». Ma al San Carlo a questa motivazione se ne aggiunge un’altra messa in scena ieri mattin, tra la curiosità dei turisti. La protesta del coro del San Carlo è stata singolare e attrattiva. in quanto si è esibito sotto i portici del teatro. Altre azioni di protesta sono previste anche oggi.

Al centro c'è la vertenza legata alle assunzioni dei precari storici del Balletto e degli idonei del Coro il cui ingresso completerebbe l'organico. Il teatro ha ribadito però, per il balletto, di essere obbligato a procedere alle assunzioni per selezioni pubbliche. Rispetto all'organico del coro sarebbero invece sufficienti i 13 posti assegnati ai vincitori. Per i sindacati a fronte di 392 unità previste i dipendenti sono solo 340. Sullo sfondo di queste interlocuzioni la vicenda ancora incerta che riguarda il futuro del sovrintendente Lissner contro il cui reintegro ha fatto reclamo la Fondazione stessa. Intanto solo poche ore prima che andasse in scena la singolare e spettacolare protesta del coro, il sindaco e componente della Fondazione, Gaetano Manfredi aveva detto di essere «vicino ai lavoratori del San Carlo, perché rappresentano una grande risorsa del teatro. In questo caso specifico, che è di competenza del Sovrintendente, c'è una discussione giuridico-amministrativa in base alla nuova sentenza della Cassazione. Bisogna cercare in tutti i modi di contemperare quelle che sono le giuste rivendicazioni dei lavoratori con degli obblighi giuridici a cui non si può venire meno» aveva detto Manfredi, rispondendo alle domande sulla situazione degli ex precari storici e gli idonei all'ultimo concorso. «Mi informo nei dettagli sulla questione aveva detto Manfredi ma abbiamo un sovrintendente in carica, quindi questa è una competenza sua perché riguarda una questione puramente amministrativa e gestionale. Non mi sottraggo al confronto con i lavoratori che sono una grande risorsa del teatro».

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