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24 Ottobre 2023 - 09:56
 
									Situazione critica per il biossido di azoto, per il trasporto pubblico è lontana dalle altre metropoli. Sui rifiuti la città con 538 chili per abitante supera la media nazionale di 516
NAPOLI. Un 98esimo posto nella classifica di Ecosistema Urbano 2023, il report di Legambiente realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e il Sole 24 Ore sulle performance ambientali di 105 Comuni italiani: è quello occupato da Napoli. Il salita la raccolta differenziata al 37,8 per cento con il capoluogo campano che centesima posizione.
LA GRADUATORIA GENERALE. Il suo 98esimo posto Napoli, che perde sei posti rispetto all’anno scorso, lo ha ottenuto con un punteggio complessivo del 39,12 per cento. La città più green della Campania è Benevento, 59esima in classifica rispetto al 76esimo posto di dello scorso anno, davanti ad Avellino che occupa il 60esimo posto e guadagna nove posizioni rispetto alla precedente rilevazione. Salerno è 77esima ma guadagna 22 posizioni mentre Caserta occupa l’88esima piazza, davanti a Roma, perdendone 21.
LE MIGLIORI E LE PEGGIORI PRESTAZIONI. Nella graduatoria delle migliori performance c’è Caserta, al quarto posto per incidentalità stradale, che precede Napoli. Avellino, invece, è ultima per consumi idrici domestici e dispersione di rete idrica. Per quanto riguarda il biossido di azoto nell’aria Napoli è tra le città che presentano una situazione critiche. Riguardo la qualità dell’aria, sforano tutte, tranne Salerno, l’obiettivo medio annuo dei 20 μg/mc indicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità per la salute. I valori medi vedono in testa Benevento con 26 μg/mc seguono Avellino e Caserta con 25 e Napoli con 24. Chiude Salerno con 20. I dati migliori per il capoluogo campano sono quelli relativi riguardano al numero di vittime della strada, con un quinto posto complessivo con un calo del 10 per cento; numero di passeggeri del trasporto pubblico, con un decimo posto: Napoli con appena 64 viaggi/abitanti/anno è molto lontana dalle altre grandi metropoli e città turistiche come Venezia 578, Milano 357 Roma 343; l’uso efficiente del suolo, nel quale la città è 12esima. A Napoli la dispersione di acqua tra la fonte e il rubinetto supera il 25 per cento. La qualità dell’aria può essere considerata sufficiente mentre il livello di depurazione delle acque tocca il 92 per cento. Riguardo la dispersione la situazione peggiore si registra a Salerno con 64 per cento di perdite, seguita da Caserta con 61, Benevento con il 56. per rifiuti, mobilità e verde urbano Avellino, Benevento e superano l’obiettivo di legge del 65 per cento di raccolta differenziata fissato per il 2012 rispettivamente con una percentuale del 66 per cento. Salerno raggiunge il 65 di raccolta differenziata. Chiudono Caserta con il 54,7 e Napoli, ancora lontana, con 37,8. La produzione di rifiuti, inoltre, resta una delle pressioni ambientali maggiori e la sua riduzione è un obiettivo importante individuato dalle politiche europee e nazionali. Napoli con 538 chilogrammi supera la media nazionale di 516 chilogrammi/abitante all’anno. Caserta con 513 si avvicina al capoluogo campano.
GLI ALTRI INDICATORI DEI CAPOLUOGHI CAMPANI. Gli indicatori del trasporto pubblico sono costruiti suddividendo le città in base al numero di abitanti. Guardando alle piste ciclabili, nel 2022 buona performance di Benevento con 22,38 metri equivalenti ogni 100 abitanti che supera abbondantemente il valore medio nazionale delle piste ciclabili equivalenti pari a 10 metri. Dietro Napoli e Salerno rispettivamente con appena 0,35 e 0,22 metri equivalenti ogni 100 abitanti. L’estensione media delle isole pedonali nei comuni capoluogo si attesta 49,1 metri quadrati ogni 100 abitanti. In Campania nessuna città raggiunge questa media, Benevento e Napoli si avvicinano con 40 metri quadri ogni 100 abitanti e 33,4 metri quadri, Avellino fanalino di coda con appena 2,6. Tutte le città campane presentano dotazione inferiore alla media nazionale di 43 metri quadrati/abitante di verde urbano che è fruibile.
 
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