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Terremoto alla Maddalena, scarcerato Ferraiuolo junior

Terremoto alla Maddalena, scarcerato Ferraiuolo junior

Il figlio del ras “Mortadella” va ai domiciliari nel rione, investigatori in allarme. Racket e pestaggi per comandare, il rampollo del clan torna nel quartiere

NAPOLI. Per quasi due anni aveva tenuto sotto scacco l’intero rione della Maddalena imponendo una vera e propria raffica di estorsioni. Attenendosi alle direttive del padre ras, aveva sistematicamente individuato e minacciato le vittime da taglieggiare e contribuito all’affermazione del clan Mazzarella. Finito in manette nel maxiblitz del dicembre 2022, per Salvatore Ferraiuolo si profilava così una lunghissima permanenza dietro le sbarre. Il giudice davanti al quale si trova adesso imputato ha però stabilito che per il 26enne presunto capozona le esigenze cautelari si sono ormai attenuate e così per Ferraiuolo junior si sono improvvisamente riaperte le porte del carcere.

Il colpo di scena è maturato ieri mattina, quando il gip Lombardo, accogliendo l’istanza di sostituzione della misura avanzata dal difensore di Ferraiuolo, l’avvocato Domenico Dello Iacono, ha deciso di concedere al giovane della Maddalena i domiciliari: il figlio del boss Massimo Ferraiuolo, alias “Mortadella”, attenderà quindi agli arresti in casa gli sviluppo del processo di primo grado scaturito dalla retata dello scorso anno. A favore del presunto ras ha di certo deposto il precedente pronunciamento del tribunale del Riesame, che pur confermando il titolo cautelare, aveva escluso per il rampollo l’aggravante di essere stato tra i capi promotori dell’organizzazione che tra marzo 2018 e febbraio 2020 avrebbe tenuto sotto scacco il mercato della Maddalena e non solo.

Il ritorno a casa di Salvatore Ferraiuolo potrebbe adesso però innescare più di qualche fibrillazione negli ambienti criminali di Forcella e dintorni, dove, al netto dell’apparente tregua attualmente in atto, gli equilibri tra i gruppi di mala sono sempre assai precari. L’inchiesta culminata nei 25 arresti aveva svelato un allarmante giro di estorsioni, perpetrate soprattutto ai danni degli ambulanti della Maddalena. Con cadenza settimanale il clan Mazzarella-Ferraiuolo pretendeva una quota variabile tra 100 e 200 euro, a seconda del volume d’affari dell’attività presa di mira, esponendo i titolari a un “oltraggio quotidiano”: anche i parcheggiatori abusivi erano costretti a versare la metà del loro guadagno.

Un business, è stato stimato, tra gli 80mila e i 160mila euro al mese. A riportare notizie puntali e dettagliate alla vedova del boss Vincenzo Mazzarella, Antonietta Virente, secondo la ricostruzione di inquirenti e investigatori, era Massimo Ferraiuolo. Uno dei momenti più drammatici chiariti nell’indagine è stato quando uno dei commercianti, davanti ai colleghi e ad alcuni clienti, è stato minacciato e schiaffeggiato a mercatino aperto: al raid avrebbe tra l’altro preso parte proprio Ferraiuolo junior, autore insieme ai complici di diverse e gravi minacce: «Se non paghi ti sparo e ti ammazzo». E ancora: «O ci dai 140 euro a settimana o ti prendi la merce da noi e te la vendi». In caso contrario il malcapitato straniero avrebbe dovuto cessare l’attività. L’inchiesta aveva documentato poi anche un serie di sparatorie in aria e stese con raid a colpi d’arma da fuoco.

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