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25 Ottobre 2023 - 17:02
NAPOLI. È corretta la decisione del Comune di Napoli di impedire l'apertura di una nuova attività per l'esercizio di vicinato nel settore alimentare a Via San Gregorio Armeno. La Terza Sezione del Tar Campania ha rigettato il ricorso che una società aveva presentato per richiedere l'annullamento del provvedimento con il quale il Suap aveva sancito l'inefficacia della Scia per l'apertura del nuovo locale in Via San Gregorio Armeno.
Il provvedimento era scaturito dalla delibera della G.C. n.246 del 21.07.2023 con la quale è stato interdetto l'avvio delle nuove attività di somministrazione e di vicinato alimentare, al fine di tutelare il patrimonio artistico, culturale, monumentale e architettonico nell'area Unesco e buffer zone ed è stata prevista una specifica disciplina per Via San Gregorio Armeno dove, per tre anni, sarà possibile esclusivamente l'apertura di attività di artigianato presepiale da parte di operatori iscritti allo specifico albo.
Nel dispositivo della sentenza il Tar rileva che il Comune di Napoli ha inteso dettare per Via San Gregorio Armeno, una disciplina che esclude ogni attività diversa da quella di produzione e/o vendita di pastori e del resto, come era stato evidenziato anche dalla memoria del Comune, l'esigenza di tale tutela rafforzata era stata condivisa anche dalla Soprintendenza e dalla Regione.
«La sentenza del Tar sulla mancata apertura di locali di food in via San Gregorio Armeno conferma il valore della nostra delibera a tutela del Centro storico, un provvedimento coraggioso ma necessario per tutelare il nostro straordinario sito Unesco lasciato nella totale anarchia negli ultimi anni. Napoli ha un tesoro da difendere e valorizzare, garantendo accoglienza ai milioni di turisti che apprezzano la nostra città e garantendo vivibilità ai residenti. I sindaci però devono essere dotati di poteri che l'attuale normativa non prevede. Solo con nuove leggi potremo pienamente tutelare il patrimonio culturale, favorire un sano sviluppo economico e qualità della vita», il commento del sindaco Gaetano Manfredi.
«Soddisfazione» è stata espressa dall'assessore al Turismo e alle Attività Produttive Teresa Armato per la decisione del Tar. «La delibera con la quale la Giunta ha bloccato per tre anni l'apertura di nuove attività di food and beverage nel centro storico e, con un vincolo rafforzato per Via San Gregorio Armeno che ha una sua specificità artigianale conosciuta in tutto il mondo, è il frutto di un lavoro intenso e concertato dell'Amministrazione ed era un provvedimento molto atteso dall'opinione pubblica - ha spiegato l'assessore Armato - continueremo ad impegnarci per uno sviluppo armonico delle attività commerciali sul nostro territorio».
«Una grandissima vittoria per tutelare la via dei Presepi e dei pastori di Napoli – dichiara il presidente delle Botteghe di San Gregorio Armeno, Vincenzo Capuano – il Tar ha dato ragione di fatto alla delibera 246 del 20 luglio del Comune di Napoli, che ha voluto tutelare l’ultima via dedicata ad un settore di eccellenza di Napoli, quella della vendita di presepi e pastori del ‘700, ora possiamo proseguire con il progetto della “Scuola dell’arte presepiale Napoletana". Nulla contro le altre eccellenze, specialmente se napoletane – continua Capuano – ma proprio per questo dobbiamo tutelarci, anziché “boicottarci". Nelle prossime settimane stiamo pensando di organizzare una giornata a San Gregorio, come annunciato in altri interventi, proprio a favore della pasticceria Scaturchio, magari offrendo ai passanti le sue ottime sfogliatelle. È importante far capire che Napoli è unita ma è ancora più importante tutelare le sue ultime vie caratteristiche, specialmente oggi che abbiamo dovuto dire addio a Port’Alba come via di libri e cultura, e via San Sebastiano per gli strumenti musicali, come ricordato dal Comune che avrebbe voluto tutelare anche quelle vie con la delibera di Luglio».
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