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La Campania non è “amica” delle mamme

La Campania non è “amica” delle mamme

NAPOLI. Vivere in Campania e a Napoli non aiuta a concretizzare la scelta di diventare madre. Il rapporto “Le Equilibriste” di Save the Children evidenzia differenze significative tra le regioni italiane per quanto riguarda le condizioni delle mamme. In Campania, insieme alla Sicilia e alla Basilicata, si registrano le condizioni più sfavorevoli, mentre Bolzano, l'Emilia-Romagna e la Valle d'Aosta sono le zone più “amiche” delle mamme. Nella dimensione demografica, Bolzano e Trento primeggiano, seguite da Sicilia, Campania e Calabria. Per quanto riguarda il lavoro, l'Emilia-Romagna, il Piemonte e la Valle d'Aosta offrono le migliori opportunità per le madri, mentre Sicilia, Basilicata e Calabria presentano maggiori difficoltà. In termini di rappresentanza politica, Umbria, Veneto e Toscana sono in testa, mentre Basilicata, Valle d'Aosta e Sardegna mostrano una rappresentanza femminile al di sotto della media nazionale. Per quanto riguarda la salute, la Valle d'Aosta, Bolzano, l'EmiliaRomagna e la Toscana si distinguono positivamente, mentre Calabria e Campania sono in difficoltà. Le province autonome di Trento e Bolzano sono leader nei servizi offerti alle mamme, seguite da Valle d'Aosta, EmiliaRomagna e Toscana. La Sicilia è all'ultimo posto, preceduta da Campania, Calabria e Puglia. Per quanto riguarda la soddisfazione soggettiva delle mamme, Bolzano e Trento si confermano in testa, seguite da Umbria, Piemonte, Valle d'Aosta e Molise. Calabria e Sicilia sono in coda. Infine, in tema di sostegno in caso di violenza, Friuli-Venezia Giulia e Bolzano si distinguono per la presenza di centri antiviolenza e case rifugio. Si osserva anche un aumento dei padri che richiedono il congedo di paternità, passati da 50.500 nel 2013 a 155.845 nel 2021. In Italia, l'età media al parto è di circa 32 anni, una delle più alte in Europa. Dall'analisi dei dati emerge che in Italia si diventa madri sempre piщ tardi: l'etа media al parto è di circa 32 anni, una delle piщ alte in Europa, e giа nel 2019 l'8,9% dei primi parti riguardava madri ultraquarantenni. Se il rinvio della maternitа e la bassa feconditа sono frutto di numerose concause, c'è una relazione diretta e positiva tra partecipazione femminile al mercato del lavoro e feconditа La partecipazione delle donne al mercato del lavoro è direttamente correlata con la fecondità. Tuttavia, il mercato del lavoro presenta ancora un forte divario di genere, soprattutto per le mamme, con un tasso di occupazione significativamente inferiore rispetto ai padri.

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