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Caso Consip, de Magistris: Woodcock magistrato serio e preparato

Caso Consip, de Magistris: Woodcock magistrato serio e preparato

Il sindaco di Napoli: mi sembra di capire che è amareggiato ma che ha la coscienza a posto e che saprà dimostrare nelle sedi giudiziarie e investigative di aver agito correttamente

«Per come l'ho conosciuto, Woodcock è sempre stato un magistrato serio, autonomo, indipendente, preparato e gran lavoratore. Dalle sue dichiarazioni mi sembra di capire che è amareggiato ma che ha la coscienza a posto e che saprà dimostrare nelle sedi giudiziarie e investigative di aver agito correttamente». Lo dichiara il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, ex magistrato, commentando l'iscrizione nel registro degli indagati, da parte della Procura di Roma, del pm di Napoli Henry John Woodcock. Ricordando la sua esperienza, de Magistris ammette che «le nostre vicende sono molto diverse, non vedo alcuna equiparazione se non il fatto che, da magistrato, oltre ad aver fatto tante inchieste scomode come ha fatto Woodcock, sono stato indagato spesso e ne sono sempre uscito a testa altissima, completamente scagionato da ogni accusa. In alcuni casi non solo ero completamente estraneo, ma sono stato vittima di attività criminali a mio danno per colpirmi anche per vie giudiziarie. Ecco perché - conclude - c'è bisogno di grande professionalità e autonomia nella magistratura che indaga in questi frangenti così complicati».

Sul caso Consip «le ombre, invece di dissiparsi, si addensano sempre di più». La pensa così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, ex magistrato, commentando le ultime notizie relative alla vicenda Consip con l'iscrizione nel registro degli indagati del pm napoletano Henry John Woodcock. «È difficile commentare cose che non conosco e per esprimersi bisogna conoscere le carte, le vicende, le inchieste e i fatti di contorno - spiega de Magistris - sono convinto ancora di più che questa è un'indagine su cui bisogna far luce fino in fondo, perché dobbiamo capire dove stanno i fatti, dove ci sono i reati, dove le strumentalizzazioni, dove le falsificazioni e le manipolazioni. E' come se si stesse perdendo di vista il cuore della vicenda giudiziaria perché escono fuori nuove vicende», conclude.

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