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27 Ottobre 2023 - 09:04
Se un ente privato organizza un’attività in città deve farsi carico di tutte le spese. Compresi i costi relativi al dispiegamento di agenti della polizia locale per garantire la sicurezza pubblica. Lo sancisce la legge del 24 aprile 2017. «Una legge lapidaria» afferma l’Assessore alla Polizia Municipale e Legalità Antonio De Iesu, che disincentiva le attività di promozione culturale e sociale. E non aiuta la città. Il Comune di Napoli ha deciso di intervenire con un regolamento. Deliberato dalla Giunta Comunale, propone di esonerare i privati dal pagamento dei servizi della Polizia Locale, qualora le iniziative riguardino l’interesse pubblico. È un gesto che simbolizza la volontà da parte delle Istituzioni di assumersi la «responsabilità politica, amministrativa e sociale» nei confronti dei propri cittadini. È un dare e ricevere a vicenda. Se da una parte gli eventi di enti privati regalano ai cittadini un’occasione per svagarsi ed imparare, dall’altra chi è promotore dell’interesse pubblico si sente in dovere di apportare il proprio contributo. La riunione di ieri ha tenuto impegnata la Commissione riguardo i criteri per l’esonero del pagamento. In primis, esso è rivolto agli eventi che incidono sulla sicurezza pubblica e sul traffico stradale per cui è necessario un dispiegamento di agenti della polizia. Un’attenzione particolare è alle manifestazioni che «fanno da ventaglio alla Costituzione». Si tratta delle iniziative che promuovono l’affermazione dei diritti fondamentali dell’individuo e la diffusione di valori quali il rispetto. L’esonero è previsto anche per tutte le attività patrocinate dal Comune di Napoli. «Non puoi con una mano dare e con l’altra togliere facendo pagare il servizio urbano» afferma l’assessore Antonio De Iesu. Non è la natura dell’ente che promuove l’iniziativa a decretare l’esonero. Non si tratta di premiare associazioni No Profit a discapito di società per azioni. L’organo politico si fa carico del pagamento dei privati poiché riconosce nell’iniziativa un alto valore morale. Un bene pubblico che, grazie all’individuazione di una disciplina regolamentare, viene difeso ed incentivato. La stesura del regolamento prevede «un lavoro di razionalizzazione» tra le varie proposte dei gruppi consiliari. Gli emendamenti approvati saranno raggruppati in un maxiemendamento che verrà presentato e votato al Consiglio Regionale. Un maxiemendamento che si propone come linea guida per i dirigenti incaricati di applicare le procedure.
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