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Preso il pescivendolo estorsore

Preso il pescivendolo estorsore

Il 56enne Salvatore Pugliese arrestato per diverse violazioni all’obbligo degli arresti domiciliari. Rivolta contro i carabinieri: alcune donne lanciano fioriere dai balconi

NAPOLI. Aveva violato più volte i domiciliari, cui era costretto da maggio scorso per estorsione alla compagna straniera: una badante che aveva eredito dal defunto datore di lavoro circa 150mila euro in gioielli e soldi. È tornato così in carcere ieri Salvatore Pugliese, 56enne pescivendolo con precedenti penali e imparentato con la nota famiglia della Torretta e in particolare cugino di Michele “Calimero”. Durante le fasi dell’arresto c’è stata una mezza rivolta contro i carabinieri e in via Camillo Cucca, dove abita l’uomo, alcune donne hanno lanciato delle fioriere da un balcone.

Per fortuna nessun militare è stato colpito, ma si è rotto il parabrezza di un’auto di servizio. Sono intervenuti altre pattuglie in supporto e il pregiudicato è stato portato via. Per identificare le responsabili sono già partite le indagini. Il 56enne arrestato ieri dai carabinieri di Posillipo, finì nel mirino degli stessi militari per fatti avvenuti tra il 2022 e il 2023, tra novembre e aprile. La vittima per ben 13 anni era stata la badante di un anziano che, alla sua morte, le aveva lasciato una cospicua eredità.

Ad innescare le indagini fu il direttore della banca della donna, accorgendosi dello stato di preoccupazione che affliggeva la cliente. Il comportamento spinse il dirigente bancario a chiedere l’intervento dei carabinieri e la svolta arrivò in seguito al blocco della carta di credito, cui seguì un sms di un uomo con cui si chiedeva di ripristinarla. I militari si recarono a casa della vittima e ottennero conferma di quanto le stava accadendo: le erano stati sottratti oggetti d’oro e denaro e ogni volta che si opponeva alle richiesta Salvatore Pugliese (comunque da ritenere innocente fino a eventuale condanna definitiva) la picchiava. La donna raccontò che, per sottrarle le carte di credito e il pin, il 56enne l’aveva narcotizzata.

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