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28 Ottobre 2023 - 12:56
Un 31enne è stato arrestato a Napoli per maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale aggravata e lesioni personali aggravate. La Polizia ha eseguito nei suoi confronti un'ordinanza applicativa degli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Napoli. Le indagini sono scattate a seguito di una denuncia sporta lo scorso 5 ottobre dalla moglie dell'indagato. La stessa, nella nottata precedente, era stata costretta a ricorrere a cure ospedaliere a seguito di un'aggressione da parte del marito, in stato di alterazione alcolica, che aveva preteso la consumazione di un rapporto sessuale contro la sua volontà e, al suo rifiuto, motivato dal fatto che la donna aveva formalmente comunicato al marito di volersi separare, l'aveva aggredita fisicamente causandole lesioni giudicate guaribili in 20 giorni.
Dalle indagini è emerso inoltre che l'uomo controllava in maniera ossessiva la vita della moglie, privandola del telefono cellulare ed impedendole di avere contatti con familiari ed amici nonché quotidianamente sul luogo di lavoro. Ancora, l'indagato in più occasioni aveva offeso e usato violenza fisica sulla donna minacciandola di morte qualora l'avesse lasciato, obbligandola ad avere rapporti sessuali, anche svegliandola nel corso della notte, osservando che essendo sposati non poteva sottrarsi a tale dovere coniugale; il tutto anche in presenza dei figli minori.
Già nel 2020 lo stesso era stato denunciato dalla moglie per maltrattamenti in famiglia. In quella circostanza la donna si era fatta ospitare, insieme ai due figli piccoli, in una struttura di accoglienza. Il marito, ipotizzando un allontanamento volontario a causa delle sua condotta, si era rivolto alla trasmissione "Chi l'ha visto" per cercarla mostrandosi pentito; così la moglie aveva lasciato la struttura protetta e, dopo un breve periodo trascorso nell'abitazione dei genitori, notando un significativo cambiamento in positivo nei comportamenti dell'uomo (che aveva intrapreso un percorso rieducativo per uomini violenti presso i servizi sociali), lo aveva perdonato ed aveva fatto ritorno nell'abitazione coniugale. Ma, dopo che la stessa aveva iniziato a lavorare, l'uomo aveva ricominciato ad assumere una condotta gelosa e violenta.
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