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28 Ottobre 2023 - 15:17
L’ipotesi della direzione distrettuale antimafia che aveva retto per anni era di gran lunga più inquietante di quella elevata oggi ai noti calciatori Nicolò Fagioli (in forza alla Juventus) e Sandro Tonali (in forza al New Castle): la camorra napoletana, in particolare il clan Vinella Grassi, scommetteva sulle partite di calcio dell’Avellino durante campionato di calcio di serie B anno 2013/2014, alterando la regolarità dei risultati.
Due le partite che erano cadute sotto la lente degli investigatori delle Procura della Repubblica di Napoli e della Procura Federale: Modena-Avellino ed Avellino- Reggina, scontri dove i camorristi risultavano aver scommesso in totale ben 600 mila euro.
Secondo gli inquirenti i calciatori che avrebbero concorso ad alterare le partite favorendo gli scommettitori della camorra sarebbero stati Francesco Millesi ed Armando Izzo i quali all’epoca militavano nell’Avellino, nonchè Luca Pini ex giocatore della squadra irpina, ove proprio e solo quest’ultimo risultava aver avuto incontri con i capi clan Umberto ed Antonio Accurso al fine di concordare le scelte sulle scommesse.
Con il passare del tempo, grazie al certosino lavoro svolto dalla difesa, la grave accusa di concorso esterno in associazione mafiosa elevata ai calciatori pare proprio sgretolarsi.
Infatti, la Corte di appello di Napoli, II sezione penale, decidendo a seguito della sentenza di annullamento disposta dalla Suprema Corte di cassazione in data 02.02.22, condividendo le ragioni giuridiche formulate dagli avvocati Dario Vannetiello (nella foto) del Foro di Napoli ed Angelo Loizzi del Foro di Bari, polverizzando le condanne ricevute in primo e secondo grado, ha assolto Luca Pini dalla condanna per concorso esterno in associazione mafiosa pari ad anni tre e mesi sei di reclusione, irrogando solo mesi sei di reclusione per il delitto di frode sportiva, concedendo altresì la sospensione condizionale della pena.
Tale decisione segue quella assunta in data 12.03.2018 dal giudice di primo grado che, mandò assolto anche l’ex calciatore e capitano dell’Avellino Francesco Millesi dall’accusa dall’aver favorito la camorra, in linea con quanto invocato con determinazione dal penalista Dario Vannetiello.
Mentre sta proseguendo presso la autorità giudiziaria napoletana il giudizio a carico di Armando Izzo, il quale tuttora milita nel campionato di serie A nella squadra del Monza, avendo costui scelto di essere giudicato con il rito ordinario, a differenza di Millesi e Pini che optarono per il rito abbreviato.
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